Bruxelles – Via libera al primo dei pagamenti regolari nell’ambito dello Ukraine Facility, il fondo da 50 miliardi che l’Ue ha dedicato a Kiev per assicurarne la stabilità finanziaria per i prossimi quattro anni. Ironia della sorte, è toccato alla presidenza ungherese del Consiglio dell’Ue – il cui governo si era opposto a spada tratta allo stanziamento del nuovo budget per l’Ucraina – autorizzare la prima rata da 4,2 miliardi.
“Questa decisione sostiene la stabilità macro-finanziaria dell’Ucraina e il funzionamento della sua pubblica amministrazione”, ha spiegato in un post su X la presidenza di turno dell’istituzione Ue. Nella decisione adottata oggi (6 agosto), gli ambasciatori dei 27 Paesi membri hanno concluso che l’Ucraina ha soddisfatto le condizioni e le riforme previste dal Piano per l’Ucraina, presentato a Bruxelles lo scorso 20 marzo, necessarie per ricevere i fondi.
Riforme che riguardano la gestione delle finanze pubbliche e delle imprese statali, lo sviluppo di un più florido ambiente imprenditoriale – in particolare nel settore dell’energia – e il delicatissimo compito di sminare il territorio ucraino dalle migliaia di ordigni lasciati dai russi. Illustrando il Piano che definisce le intenzioni dell’Ucraina per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione del Paese e le riforme da intraprendere come parte del processo di adesione all’Ue nei prossimi quattro anni, il primo ministro ucraino Denys Shmyhal aveva indicato la copertura di “circa 70 aree attraverso riforme strutturali nel settore pubblico ed economiche per sviluppare il clima imprenditoriale nell’energia, nella logistica, nell’agricoltura, nelle materie prime critiche e nelle tecnologie dell’informazione”.
Dei 50 miliardi di euro di finanziamenti stabili, in sovvenzioni e prestiti, per sostenere la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell’Ucraina nel periodo 2024-2027, fino a 32 miliardi di euro saranno destinati a sostenere le riforme e gli investimenti previsti dal Piano per l’Ucraina, con pagamenti subordinati al raggiungimento delle tappe individuate. Quello di oggi è il primo pagamento regolare, mentre dalla sua entrata in vigore l’Ue ha già erogato attraverso lo Ukraine Facility 6 miliardi di euro come finanziamento ponte eccezionale e 1,89 miliardi di euro come prefinanziamento, che rappresenta un anticipo del 7 per cento del sostegno al prestito.
Bruxelles e Kiev hanno stimato che, se l’Ucraina riuscirà ad attuare pienamente tutte le riforme e gli investimenti proposti, il Pil del Paese potrebbe aumentare del 6,2 per cento e del 14,2 per cento entro il 2040, con una probabile riduzione parallela del debito di circa 10 punti percentuali del Pil entro il 2033.