Bruxelles – Avanti con la linea ferroviaria Torino-Lione, e soprattutto avanti tutta con il ponte sullo Stretto di Messina. Lo studio di fattibilità della grande opera rilanciata dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, è per l’Italia l’elemento di maggiore rilevanza nella lista dei progetti per la mobilità intelligente e sostenibile che la Commissione europea ha deciso di finanziare con sette miliardi di euro. Tra i 134 progetti che per Bruxelles meritano il sostegno finanziario c’è anche il ponte, che si vede assegnare 24,7 milioni di euro.
Il progetto, sintetizza la nota tecnica dei servizi della Commissione, “mira a completare la progettazione tecnica del ponte ferroviario-stradale sullo stretto di Messina, per collegare la Regione Calabria e l’isola di Sicilia”. Sono gli studi propedeutici per i cantieri futuri dato che, viene sottolineato, “il vantaggio principale del progetto sarà quello di preparare la futura costruzione del ponte“.
Il governo Meloni incassa un risultato politico positivo. Le promesse europee di contributo all’infrastruttura vengono mantenute. Va tuttavia ricordato che, a oggi, le condizioni esistenti sono tali da permettere, in caso, il finanziamento della sola dimensione ferroviaria della struttura, come messo in chiaro dalla commissaria per i Trasporti, Adina Valean. La scelta di inserire il ponto sullo Stretto di Messina all’interno delle grandi reti di trasporto inter-modali europee (Ten-T) ha reso possibile la selezione del progetto.
Il governo incassa anche l’apprezzamento di Wopke Hoekstra, commissario per l’Azione climatica. I progetti selezionati, incluso lo studio di fattibilità per il ponte, “contribuiranno a trasformare la rete di trasporti europea, rendendo le modalità di trasporto più pulite più efficienti e attraenti per i passeggeri e le merci, migliorando al tempo stesso la sicurezza in tutta la Ten-T”.
Il ponte sullo Stretto di Messina è solo uno dei progetti tricolore inclusi nel pacchetto di investimenti da sette miliardi di euro. Ci sono un totale di sette progetti che riguardano la sola mobilità interna al Paese, a cui si aggiungono i progetti transfrontalieri. Tra questo la linea ferroviaria Torino-Lione, a cui la Commissione destina 700 milioni di euro. Una decisione destinata a riaccendere il dibattito tra pro-tav e no-tav mai superato in Italia e approdato in Parlamento europeo, e che sancisce una volta di più che il collegamento ferroviario si farà.
“Il principale risultato del progetto sarà il tempestivo completamento del collegamento ferroviario transfrontaliero tra Francia e Italia (Lione-Torino), potenziando la capacità ferroviaria per il traffico passeggeri e merci”, recita la nota di accompagnamento. Nello specifico, i 700 milioni di euro messi a disposizione della tratta ferroviaria riguardano i lavori tra Saint-Jean-de-Maurienne e Susa/Bussoleno. Comprende il collegamento alla linea esistente a Saint-Jean-de-Maurienne, il tunnel di base transfrontaliero del Moncenisio (circa 57,7 km), l’attraversamento della Val di Susa, il tunnel di interconnessione tra Susa e Bussoleno (circa 2 km) e l’ingresso nell’esistente stazione ferroviaria di Bussoleno.