Bruxelles – “Purtroppo gli incendi continuano” a interessare l’Europa continentale. E’ sulla base di questa consapevolezza e dei fatti di cronaca che la Commissione europea lavora per contrastare una delle principali insidie della stagione calda, ammette Balasz Ujvari, portavoce dell’esecutivo comunitario responsabile per le gestioni delle crisi. Crisi come quelle che stanno interessando Macedonia del Nord e Bulgaria, per le quali il Meccanismo di protezione civile dell’Ue è entrato in funzione e la sala operativa è diventale operativa per davvero.
Di fronte ai roghi sviluppatisi in Macedonia del Nord, le autorità macedoni hanno chiesto l’assistenza a dodici stelle. Per Skopje mobilitati quattro elicotteri e tre canadair, messi a disposizione da da Croazia, Slovenia, Serbia, Turchia e il team rescEU, la protezione civile Ue. Per le fiamme divampate in Bulgaria impegnati due elicotteri, forniti dalla Repubblica ceca e da rescEU. Una risposta immediata, che non sarà l’ultima. “Rimaniamo pronti a fornire ulteriore supporto se necessario”, garantisce il commissario per la Gestione delle crisi, Janes Lenarcic. “Gli incendi non conoscono confini, e nemmeno il nostro impegno ad aiutarli“.
A Bruxelles sono consapevoli di quello che si prospetta all’orizzonte, anche sulla scia delle esperienze passate fatte di incendi numerosi ed estesi, come dimostrato dalle crisi dello scorso anno. Solo in Grecia ad agosto di un anno fa divampo’ un rogo più grande della città di New York. Anche per questo, assicura il portavoce della Commissione Uijvari, “ci siamo preparati in modo significativo in vista dell’estate”, per rispondere all’emergenza incendi. Ricorda che come Ue per il Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea “abbiamo oltre 500 vigili del fuoco in tutto il territorio dell’Unione”.
Nello specifico ci sono un totale di 556 pompieri già “strategicamente posizionati in luoghi chiave in Europa, come Francia, Grecia, Portogallo e Spagna, pronti ad aiutare i vigili del fuoco locali”. Mentre a livello di mezzi, continua il portavoce, solo per l’estate 2024 la Commissione ha saputo assemblare una flotta di 28 canadair e 4 elicotteri. L’auspicio non manifestato è di doverli utilizzare il meno possibile. L’Ue comunque è in stato di allerta e pronta a intervenire contro gli incendi che si attendono.