Bruxelles – La saga finisce qui, con l’annuncio della costituzione del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) nella decima legislatura del Parlamento Europeo. Dopo lo stallo dei negoziati della scorsa settimana per la spartizione delle cariche e le trattative dietro le quinte con il nuovo gruppo in via di formazione ‘Patrioti d’Europa’, i polacchi di Diritti e Giustizia (PiS) rimangono dentro Ecr e rinnovano l’alleanza con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. A sancire l’intesa rinnovata è la spartizione delle cariche di vertice alla riunione costitutiva tenutasi nel pomeriggio di oggi (3 luglio) tra la Sicilia e Bruxelles, con il co-presidente italiano uscente Nicola Procaccini confermato al fianco del polacco Joachim Brudziński.
La riunione costituiva di Ecr era inizialmente prevista per mercoledì scorso (26 giugno), ma è stata poi rinviata di una settimana per tensioni interne alla delegazione polacca di 20 membri sulla possibile collaborazione di Ecr con il Partito Popolare Europeo (Ppe). È subito emerso che il partito dell’ex-premier Mateusz Morawiecki stava valutando la possibilità di uscire dal gruppo della destra conservatrice all’Eurocamera, relegandolo al quarto posto con 63 membri e rendendo vano il sorpasso al terzo posto tra i gruppi parlamentari ai danni dei liberali di Renew Europe (76). Era stato lo stesso leader polacco ad aprire alla possibilità di uscire da Ecr al termine della scorsa settimana, ma ritrattando dopo nemmeno 24 ore e dicendosi pronto a riprendere il dialogo con gli italiani per la distribuzione delle cariche nel gruppo.
Questo prima dell’annuncio domenica (30 giugno) a Vienna sulla nascita del nuovo gruppo ‘Patrioti per l’Europa’ al Parlamento Ue per opera del primo ministro ungherese, Viktor Orbán, dell’ex-premier ceco e leader del partito populista liberal-conservatore Ano 2011 (ex-Renew Europe), Andrej Babiš, e del presidente del Partito della Libertà Austriaco (ex-Identità e Democrazia), Herbert Kickl. Nonostante tra ungheresi e polacchi ci sia un punto politico di divisione forte – ovvero il rapporto con la Russia di Vladimir Putin – non era fino a oggi da escludere la possibilità di un’alleanza nel nome del ‘stiamo nello stesso gruppo ma votiamo ognuno secondo le proprie scelte’, pur di creare un grosso gruppo sovranista da far pesare a Bruxelles.
In attesa della nuova formazione politica a Bruxelles che dovrebbe vedere la luce lunedì prossimo (8 luglio) – e che potrebbe completamente svuotare il gruppo di Identità e Democrazia (Id) con le fuoriuscite dei francesi di Rassemblement National, degli italiani della Lega, dei portoghesi di Chega, dei belgi di Vlaams Belang e degli olandesi di Partito per la Libertà – per il gruppo di Ecr gli equilibri non cambiano. Come emerge dalla riunione in videoconferenza tra Brucoli (Siracusa) – dove sono in corso le giornate studio della formazione europea di destra conservatrice – e Bruxelles – dove in un’aula del Parlamento Ue si sono riuniti gli eurodeputati polacchi – salgono a 84 i membri e, almeno per il momento, al terzo posto tra i gruppi politici. A unirsi oggi alla destra conservatrice è stato Jaak Madison del Partito Popolare Conservatore Estone (Ekre), ex-Identità e Democrazia (che scende a 57).
L’italiano Procaccini, che appariva nell’inchiesta di Fanpage sul movimento Gioventù Nazionale del partito di Meloni, è stato riconfermato alla guida per la nuova legislatura, dopo l’esperienza iniziata nel 2023, e sarà affiancato ora dal polacco Brudziński: Fratelli d’Italia (24) e Diritto e Giustizia (20) sono rispettivamente la prima e la seconda delegazione in Ecr per numero di membri. Più staccate le altre delegazioni, con gli spagnoli di Vox e i neo-entrati romeni di Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur) entrambe con 6 membri, al terzo posto. Eletti alla vicepresidenza la belga Assita Kanko di Nuova Alleanza Fiamminga (N-Va), lo spagnolo Hermann Tertsch di Vox, il ceco Alexandr Vondra di Partito Civico Democratico (Ods) e lo svedese Charlie Weimers dei Democratici Svedesi, mentre Denis Nesci (Fratelli d’Italia) e Kosma Złotowski (PiS) sono i nuovi tesorieri.