Bruxelles – Italia, buona la quinta. La Commissione europea dà il via libera preliminare alla nuova richiesta di pagamento da 11 miliardi nell’ambito del Piano nazionale per la ripresa (Pnrr). La valutazione dell’esecutivo comunitario è positiva, e apre la strada all’esborso a favore del governo. La nuova tranche di risorse Ue, richiesta dal Paese prima di Natale, comprende 3,2 miliardi di euro in garanzie e 7,9 miliardi in prestiti. Unico neo: misure e politiche in materia di appalti. E’ questa l’unica misura che Bruxelles non è in grado di approvare, e per cui si renderà necessario un emendamento al testo nazionale.
La misura contestata vale 110 milioni, poca cosa rispetto all’ammontare da 11 miliardi. La Commissione ha trasmesso il parere positivo al comitato economico e finanziario, che dispone di quattro settimane per vidimare o contestare l’opinione del collegio dei commissari. Un eventuale parere positivo anche dell’organismo tecnico del consiglio Ecofin permetterebbe l’erogazione dei fondi, che potrebbero arrivare al più tardi per la prima metà di agosto.
Sono molto contenta di annunciare che la Commissione europea ha approvato oggi il pagamento della quinta rata del PNRR.
Una buona notizia per l’Italia e per tutti i cittadini. pic.twitter.com/x7wkJubjXr— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) July 2, 2024
Soddisfatta la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che presa dall’euforia offre una versione dei fatti non corrispondente alla realtà. “Sono molto contenta di annunciare che la Commissione europea ha approvato oggi il pagamento della quinta rata del Pnrr“,annuncia la premier. Una narrativa che non coincide con la realtà dell’iter decisionale. La Commissione ha espresso un parere preliminare positivo, necessario per staccare un assegno che non è stato ancora autorizzato. Meloni dunque racconta agli italiani qualcosa che probabilmente arriverà, ma che ancora non c’è. Ad ogni modo non c’è dubbio che quella di oggi “è una buona notizia per l’Italia”, chiamata a utilizzare presto e bene una mole importante di risorse europee.