Bruxelles – Didier Reynders ha fallito la corsa per diventare segretario generale del Consiglio d’Europa. Per la seconda volta consecutiva. L’Assemblea parlamentare dell’organizzazione per i diritti umani con sede a Strasburgo ha eletto ieri (25 giugno) nel tardo pomeriggio l’ex-presidente della Confederazione Svizzera Alain Berset al vertice del Consiglio d’Europa, mettendo fine al sogno del candidato belga – attuale commissario europeo per la Giustizia – di prendersi la rivincita dopo la sconfitta subita nel 2019.
Il voto dell’Assemblea parlamentare ha decretato che la successione della segretaria generale in carica, la croata Marija Pejčinović Burić, andrà al candidato svizzero, confermato in modo inappellabile con 114 voti a favore (su 245 validamente espressi). Chiude al terzo – e ultimo – posto Reynders con sole 46 preferenze, dietro anche all’ex-ministro della Cultura estone Indrek Saar (85 voti). Il mandato del nuovo segretario generale inizierà al più tardi il 18 settembre, rende noto la stessa organizzazione internazionale (che non è tra le istituzioni dell’Unione Europea)
A inizio gennaio il politico liberale belga aveva comunicato la sua disponibilità a correre per la seconda volta consecutiva alla guida del Consiglio d’Europa e a stretto giro il governo guidato da Alexander De Croo aveva riconfermato la scelta dell’attuale commissario europeo per la Giustizia come suo candidato alle elezioni del 24-28 giugno. A fine marzo il titolare per la Giustizia nel gabinetto guidato da Ursula von der Leyen aveva informato la stessa presidente dell’esecutivo Ue della raccomandazione da parte del Comitato dei Ministri all’Assemblea parlamentare sulla sua candidatura ufficiale e – in vista della campagna elettorale – ha ottenuto un congedo non retribuito a partire dal 25 aprile.
Dopo la sconfitta subita ieri si prevede che Reynders tornerà a rivestire il suo ruolo all’interno della Commissione Europea per gli ultimi mesi di mandato, ma non è chiaro quale sarà il futuro del politico 65enne tra le fila del partito francofono Movimento Riformista (Mr). Se si tiene in considerazione il risultato delle elezioni in Belgio del 9 giugno, al momento sembra altamente improbabile una conferma al Berlaymont per il prossimo ciclo istituzionale, anche nel caso molto probabile di una Commissione von der Leyen-bis.