Dall’inviato a Siviglia – Le migliori menti che l’Unione europea ha a disposizione s’incontrano con i rappresentanti delle istituzioni e delle imprese per studiare e trovare soluzioni nella lotta al cambiamento climatico. Questo è lo scopo di Incite, la piattaforma voluta dal Jrc (Centro di ricerca europeo), presentata il 21 giugno a Siviglia. Incite, sigla di European innovation centre for industrial transformation and emissions, vuole coordinare gli sforzi dei vari attori per riuscire a creare un mercato europeo più verde, che vada verso l’obiettivo delle zero emissioni e più competitivo.
L’esperienza maturata dal centro di ricerca Jrc di Siviglia è il primo punto da cui parte il progetto Incite. I ricercatori qui, negli ultimi 20 anni, hanno sviluppato il ‘metodo di Siviglia’, ovvero un sistema scientifico di confronto diretto con un reciproco scambio di dati tra scienziati, imprese, Ong, decisori politici a cui, con il lancio di Incite, si uniranno anche le università. Grazie alle evidenze scientifiche maturate negli anni il ‘metodo di Siviglia’ ha permesso la creazione di una lista delle migliori tecniche disponibili per ridurre l’inquinamento e il consumo di risorse da parte delle aziende, sia quelle del settore primario (agricoltura) che del secondario (industria).
I risultati maturati dal Jrc di Siviglia sono pubblici e utilizzabili da tutte le aziende perché lo scopo è quello di condividere l’innovazione così da raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione più velocemente. Le conclusioni del centro di ricerca europeo sono già state scaricate oltre 200.000 volte. Il Jrc ha contribuito a raccogliere i dati e predisporre scenari che hanno portato alla stesura del Green deal. Dal 2021 il centro di ricerca europeo pubblica un rapporto nel quale esamina la situazione della competitività delle aziende dell’Ue in base agli obiettivi della transizione verde. In questo contesto Incite nasce quindi con l’ambizione di implementare il modello del ‘metodo di Siviglia’ per renderlo ancor più efficiente e funzionale all’abbattimento delle emissione per le imprese.
Particolare attenzione è dedicata al mondo delle così dette imprese energivore, ovvero tutte quelle fabbriche che per produrre i beni devono hanno bisogno di molta energia. Esempi sono le industrie cartiere e metallurgiche che, allo stato attuale risultano molto inquinanti nella loro produzione. La scommessa di Incite è di trovare nuovi metodi produttivi che possano ridurre il consumo di energia e allo stesso tempo risultare economicamente sostenibile per le aziende produttrici. In quest’ottica il ‘metodo di Siviglia’ risulta fondamentale perché permette il confronto tra scienziati e aziende durante la fase di studio e prima che i risultati scientifici vengano consegnati ai decisori politici per legiferare.
Un aspetto crucciale di Incite sarà la condivisione dei dati. Per raggiungere l’obiettivo ambizioso delle zero emissioni c’è bisogno che tutte le imprese che utilizzano metodi alternativi di produzione, capaci di abbattere le emissioni condividano i propri dati. Questo permette sia ai ricercatori di esaminare le tecniche usate dalle imprese sia ad altre aziende di applicare queste tecniche per inquinare meno. Il segreto industriale rimane comunque tutelato perché sotto la supervisione del Jrc, vengono pubblicati solo i dati e i metodi funzionali per ridurre l’inquinamento. Allo stesso tempo la condivisione delle tecniche è una vetrina per le imprese medio piccole all’avanguardia nella riduzione dell’inquinamento che possono farsi conoscere grazie ai risultati condivisi da Incite sul proprio sito.