Bruxelles – “Make Europe great again” è lo slogan scelto dall’Ungheria per il proprio semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione europea. Organizzata dall’Associazione internazionale della stampa (Api), si è tenuta oggi (18 giugno) al Residence Palace di Bruxelles, la presentazione per i sei mesi di presidenza ungherese. Dopo il Belgio spetta all’Ungheria presiedere le riunioni del Consiglio dell’Ue a partire dal prossimo primo luglio fino al 31 dicembre. Ad esporre i propositi e i progetti per i prossimi mesi è stato Bálint Ódor, ambasciatore e rappresentante permanente dell’Ungheria all’Unione europea. Sette i temi elencati come priorità: la competitività del mercato unico, le politiche di difesa, l’allargamento dell’Unione, la lotta all’immigrazione, il futuro delle politiche di coesione, l’agricoltura e la demografia. Ma ad aver fatto scalpore è soprattutto la scelta dello slogan.
Il motto della presidenza del Consiglio europeo ungherese “Make Europe great again” è un chiaro riferimento alla politica d’oltreoceano e allo slogan usato nella campagna elettorale del 2016 dall’ex presidente Donald Trump. Bálint Ódor ha però voluto specificare che la frase vuole riferirsi al 2011, quando per la prima volta l’Ungheria assunse la presidenza del Consiglio. Nonostante questo, anche il simbolo scelto dal governo di Budapest è indicativo: un cubo di Rubik con la bandiera europea su un lato e quella ungherese sull’altro.
La presidenza dell’Ungheria inizierà quindi il primo luglio, subito dopo la conclusione del prossimo Consiglio europeo previsto per il 28-29 giugno. Per l’ambasciatore il semestre ungherese sarà l’occasione per evidenziare delle priorità che sono state dimenticate, come l’allargamento dello spazio Schengen. Al riguardo Bálint Ódor ha dichiarato che: “prenderemo una decisione entro la fine dell’anno per l’ingresso di Romania e Bulgaria”. Per quanto riguarda l’allargamento dell’Ue la presidenza ungherese ha sostenuto di volersi impegnare per proseguire la strada che porta all’ingresso di nuovi Paesi, sia quelli dell’Est Europa (Ucraina e Moldova) sia nei Balcani (Montenegro, Bosnia, Albania) ma anche l’Armenia.
Tra le priorità evidenziate come più pressanti c’è la lotta all’immigrazione illegale e la necessità di riformare il mercato europeo. L’ambasciatore ha dichiarato che il metodo migliore per evitare l’arrivo di persone immigrate è quello della cooperazione con i Paesi vicini. Per quanto riguarda l’economia invece, Bálint Ódor ha valutato positivamente il rapporto di Enrico Letta, che propone nuovi strumenti per stimolare la competitività del mercato interno. Allo stesso tempo, la presidenza ungherese vuole sostenere maggiormente le piccole e medie imprese che stanno subendo le transizioni verde e digitale.
Bálint Ódor ha evidenziato come l’Europa sia cambiata negli ultimi anni e il numero di file che la presidenza ungherese si trova aperti sul tavolo è nettamente superiore a quelli ricevuti nel 2011. A chi chiedeva come il governo di Viktor Orbán agirà in questi sei mesi l’ambasciatore ha risposto che “saremo dei mediatori onesti e seguiremo il principio di cooperazione tra Stati membri e istituzioni”. Nonostante queste dichiarazioni però ad aver focalizzato l’attenzione di tutti rimane lo slogan “Make Europe great again”, che ha scatenato diversi post satirici sui social.
+++ Trump sues the Hungarian Presidency for copyright infringement pic.twitter.com/fK7rHWzPBz
— DG MEME (@meme_ec) June 18, 2024