- L'Europa come non l'avete mai letta -
giovedì, 15 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Von der Leyen vuole “un bastione contro estremi di destra e sinistra”. Ma il vero problema sono i governi

    Von der Leyen vuole “un bastione contro estremi di destra e sinistra”. Ma il vero problema sono i governi

    La presidente della Commissione Ue, in corsa per succedere a se stessa, chiama socialdemocratici e liberali di Renew Europe a "costruire un'ampia coalizione" al Parlamento Ue, con uno spiraglio per i Verdi. Ma con l'instabilità in Francia e Germania rischiano di saltare gli equilibri al Consiglio Europeo per la riconferma

    Federico Baccini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@federicobaccini" target="_blank">@federicobaccini</a> di Federico Baccini @federicobaccini
    10 Giugno 2024
    in Politica
    Elezioni Europee 2024 Ursula von der Leyen

    (credits: John Thys / Afp)

    Bruxelles – Ormai il nome di Ursula von der Leyen come futura presidente della Commissione Europea – succedendo a se stessa alla guida dell’esecutivo dell’Unione – si accredita di ora in ora che passa. Perché la seria affermazione elettorale del suo Partito Popolare Europeo alle urne tra il 6-9 giugno, unita all’impossibilità per i maggiori alleati di proporre un’alternativa credibile a causa dell’esito del voto, ha sgomberato almeno al Parlamento Europeo l’orizzonte da altri nomi che potrebbero contenderle il posto al Berlaymont. Eppure, mentre von der Leyen parla a tutti gli effetti dalla pole position della candidatura per la presidenza della Commissione, è dai governi nazionali che deve guardarsi le spalle, dove ancora regna l’incertezza dopo il terremoto politico in Francia e in Germania. Il rischio di una possibile paralisi delle istituzioni Ue non si può del tutto escludere e i prossimi giorni e settimane saranno decisivi per capire quali aspettative porre sul Consiglio Europeo del 27-28 giugno.

    Elezioni Europee 2024 Ursula von der Leyen
    L’attuale presidente della Commissione Europea e Spitzenkandidatin del Partito Popolare Europeo, Ursula von der Leyen (9 giugno 2024)

    “I cittadini vogliono un’Europa che dia risultati, da domani inizierò a costruire un’ampia coalizione per un’Europa forte“, ha messo in chiaro oggi (10 giugno) von der Leyen in conferenza stampa congiunta con il presidente dell’Unione Cristiano-Democratica di Germania (Cdu), Friedrich Merz, a Berlino: “Insieme ad altri costruiremo un bastione contro gli estremi di destra e di sinistra“. L’invito alla collaborazione con i socialdemocratici e i liberali europei – i primi usciti quasi indenni dalla prova del voto, i secondi fortemente ridimensionati – era arrivato già nella tarda serata di ieri (9 giugno) dall’emiciclo dell’Eurocamera, commentando alla stampa le proiezioni per la decima legislatura. Ma da Berlino la numero uno della Commissione ha voluto ricordare che “i gruppi nel Parlamento Europeo non si sono ancora formati” e, senza certezze né sulla composizione né sulle dimensioni finali, “per risparmiare tempo parlo con coloro con cui ho già collaborato bene e a lungo, ma questo lascia anche porte aperte“.

    Regge al Parlamento Europeo la maggioranza europeista, con il cuore Ppe-S&D-Renew Europe ancora al centro di qualsiasi discorso di maggioranza: “In questi tempi turbolenti abbiamo bisogno di stabilità, responsabilità e continuità”, ha precisato von der Leyen, ribadendo che “il mio obiettivo è di continuare su questa strada con coloro che sono pro-europei, pro-Ucraina e pro-Stato di diritto“. Rimane socchiusa la porta per i Verdi europei – veri sconfitti di queste elezioni – che cercano di recuperare terreno puntando sul senso di “responsabilità” e andando a puntellare una maggioranza che con circa 400 seggi (la soglia minima è 361) potrebbe rischiare costantemente il ricatto di franchi tiratori. Ma non bisogna dimenticare che in quelle tre linee rosse proprio von der Leyen in campagna elettorale aveva fatto rientrare anche la premier italiana e presidente del Partito dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), Giorgia Meloni, seppur chiudendo a un’alleanza con l’intero gruppo conservatore. Al momento la numero uno dell’esecutivo Ue non scopre le sue carte, e rimane comunque difficile pensare ai 24 eurodeputati di Fratelli d’Italia nella stessa maggioranza con i socialdemocratici italiani e non.

    Valérie Hayer Renew Europe
    La presidente del gruppo Renew Europe al Parlamento Europeo, Valérie Hayer

    Chi non ci vuole stare è sicuramente la presidente del gruppo Renew Europe, Valérie Hayer, che parlando oggi alla stampa al Parlamento Ue ha escluso qualsiasi accordo con Ecr: “È il gruppo di Giorgia Meloni, del PiS in Polonia, di Reconquête in Francia, è una destra estrema e preserveremo il cordone sanitario“. Un gruppo a cui potrebbero anche unirsi gli ungheresi di Fidesz, con lo scenario non improbabile di un terzo posto per numero di membri sfilato proprio ai danni dei liberali europei (che hanno in ballo una discussione sulla possibile espulsione dei membri olandesi e l’altrettanto verosimile fuoriuscita di quelli cechi). Ma per Hayer non c’è dubbio che “nessuna coalizione si fa senza di noi e ci assumiamo la responsabilità di parlare quanto prima con le forze pro-europee e democratiche”, con l’obiettivo di costruire una coalizione “pro-europea e centrista, attorno al nostro gruppo politico”. Il nome di von der Leyen è vincolato al programma politico, perché “le priorità politiche hanno la precedenza”, ma l’attuale presidente del gruppo Renew Europe non mostra alcuna esitazione nel parlare della prospettiva di un bis della candidata del Ppe (seppur condizionato).

    Se la maggioranza di centro tiene al Parlamento Europeo, i giochi veri si faranno al tavolo dei capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri. Ed è qui che la situazione si fa più scivolosa e incerta. La decisione del presidente francese, Emmanuel Macron, di convocare le elezioni anticipate dopo la dura sconfitta dei liberali di Besoin d’Europe potrebbe essere il preludio di un’accelerazione dei tempi per la nomina della prossima presidenza della Commissione prima del voto del 30 giugno. Ma non è nemmeno da escludere che l’inquilino dell’Eliseo possa congelare tutto fino al ballottaggio del 7 luglio, per capire quali sono i rapporti di forza in Francia: in quel caso si potrebbe non solo configurare lo scenario dell’estrema destra di Rassemblement National al governo, ma anche un potenziale scontro tra presidente e primo ministro sulla nomina della presidenza della Commissione (von der Leyen è apertamente contraria al partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella).

    Ursula von der Leyen
    La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al Consiglio Europeo (17 aprile 2024)

    C’è poi da considerare l’indebolimento generale della coalizione ‘semaforo’ in Germania tra socialdemocratici, liberali e Verdi. Se da una parte per von der Leyen e la sua Cdu non è una notizia negativa – in quanto una forte affermazione avrebbe potuto mettere a rischio la nomina alla Commissione di una politica che fa parte del maggiore partito escluso dal governo – dall’altra parte mancherà al tavolo del Consiglio Europeo una presenza forte da Berlino, con il cancelliere, Olaf Scholz, che ora sarà ancora più sotto pressione politica interna e con la preoccupazione dell’affermazione elettorale dell’estrema destra di Alternative für Deutschland. Il tavolo dei 27 leader potrebbe essere ancora più incerto con un’Austria che a pochi mesi dalle elezioni autunnali guarda sempre più all’estrema destra (Freiheitliche Partei Österreichs è primo partito con il 25,7 per cento), i Paesi Bassi che si apprestano a varare il governo di destra con i nazionalisti euroscettici del Partito per la Libertà e il Belgio senza governo – potenzialmente per mesi – dopo le elezioni federali di ieri e il rebus della maggioranza per l’affermazione dei nazionalisti fiamminghi e dell’estrema destra.

    Mentre al Parlamento Europeo la situazione dopo le elezioni europee tende a stabilizzarsi sul centro europeista e con l’inizio delle discussioni tra i partiti di possibile maggioranza (compresi i Verdi) sulle nomine dei vertici delle istituzioni Ue, von der Leyen dovrà fare attenzione ora agli equilibri tra i 27 governi per portare a casa la riconferma al Berlaymont. Perché è proprio qui che la pole position potrebbe trasformarsi in un testacoda, e il “baluardo” contro gli estremisti in un crollo della diga anti-estrema destra nell’Unione Europea.

    Tags: consiglio europeoelezioni europeeelezioni europee 2024europee24parlamento europeoPartito popolare europeorenew europesocialisti europeiursula von der leyenvalérie hayer

    Ti potrebbe piacere anche

    [foto: Emanuele Bonini]
    Politica

    Anti-abortisti, filo-russi, populisti e di simpatie ‘nazi’, il sottobosco dei nuovi partiti arrivati al Parlamento europeo

    10 Giugno 2024
    Ursula von der Leyen
    Editoriali

    “La maggioranza tiene”, ma il Parlamento europeo resta quasi solo e l’Unione è più debole

    10 Giugno 2024
    Meloni Italia
    Politica

    Europee 2024: Fratelli d’Italia si conferma primo partito, il Pd secondo e in crescita, tracollo M5S

    10 Giugno 2024
    Ursula von der Leyen Ppe Spitzenkandidatin
    Politica

    Socialdemocratici e liberali pronti ad appoggiare von der Leyen, aprono anche i Verdi. Si chiude lo spazio per l’alleanza a destra

    10 Giugno 2024
    Elezioni Europee 2024
    Politica

    Gli elettori Ue spingono i popolari e la maggioranza europeista. Von der Leyen verso un secondo mandato

    10 Giugno 2024
    Emmanuel Macron Francia Elezioni Europee 2024
    Politica

    Francia, gli exit poll incoronano l’estrema destra. Macron scioglie il Parlamento e convoca nuove elezioni il 30 giugno

    9 Giugno 2024

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    L'inviato speciale per Cipro Johannes Hahn e il presidente cipriota Nikos Christodoulides (Foto: Nikos Christodoulides, profilo X ufficiale)

    Cipro, Johannes Hahn sarà l’inviato speciale Ue per la riunificazione dell’isola

    di Marco La Rocca
    15 Maggio 2025

    Per sbloccare lo stallo diplomatico tra Nicosia e Ankara la Commissione Ue sceglie il tre volte commissario europeo. Christodoulides: "Prova...

    Irene Tinagli Kata Tutto

    Crisi abitativa, gli enti locali e l’Eurocamera chiedono più fondi alla Commissione

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    14 Maggio 2025

    Il Comitato delle Regioni e il Parlamento europeo uniscono le forze per tirare la giacca all’esecutivo comunitario: l’emergenza casa va...

    pac

    Bruxelles semplifica la Pac e punta a risparmiare un miliardo e mezzo all’anno

    di Giulia Torbidoni
    14 Maggio 2025

    La Commissione europea presenta la proposta di semplificazione della Politica Agricola Comune. Previsto l'aumento a 2.500 euro del limite del...

    Raffaele Fitto pac pnrr

    Pnrr, Fitto chiude la porta in faccia a Giorgetti: “Impossibile modificare la scadenza del 2026”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    14 Maggio 2025

    Il ministro dell'Economia aveva chiesto ieri agli omologhi europei di "esplorare nuove opzioni per aumentare il margine di bilancio" e...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione