Bruxelles – All’indomani della chiamata ai seggi per le elezioni europee iniziano a emergere i nomi degli eletti al parlamento di Strasburgo. Il voto in Italia ha segnato l’affermazione di Fratelli d’Italia che elegge 24 eurodeputati, seconda forza nel Paese il Partito democratico che potrà contare su 21 membri all’Eurocamera. La premier Giorgia Meloni, che correva per il suo partito come capolista ha fatto il pieno di preferenze: oltre 2,3 milioni tra tutte e cinque le circoscrizioni. Il buon risultato del Pd, da nord a sud, è stato accompagnato dai consensi verso i sindaci: ottimi risultati per Giorgio Gori, Dario Nardella, Matteo Ricci e Antonio Decaro. Nella Lega Roberto Vannacci fa il pieno di preferenze, boom di voti anche per Ilaria Salis tra i Verdi e la Sinistra.
Effetto leader per Fratelli d’Italia
Giorgia Meloni aveva scommesso sulla sua candidatura come capolista nelle cinque circoscrizioni e il risultato del voto la premia. La premier ha ottenuto oltre 2,3 milioni di preferenze, ottenendone di più di quante ne prese nel 2019 Matteo Salvini con la Lega al 34 per cento. Secondo, scelto da circa 92 mila elettori, Alberico Gambino, ex sindaco di Pagani (Sa) e fedelissimo del vice ministro agli Affari Esteri Edmondo Cirielli. Confermati per un altro mandato il co-presidente dell’eurogruppo Ecr Nicola Procaccini e il capo delegazione uscente di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza. Entrano per la prima volta a Strasburgo Elena Donazzan, assessora all’istruzione e al lavoro in Veneto, al centro dell’attenzione per le sue affermazioni discriminatorie e Lara Magoni, ex campionessa di sci e attuale sottosegretaria con delega allo sport in Regione Lombardia.
Il Partito democratico si affida agli amministratori locali
Elly Schlein alla sua prima elezione come segretaria del Pd, a differenza di Giorgia Meloni, ha scelto di correre come capolista solamente nella circoscrizione Italia Centro, dove ha ottenuto più di 164.000 voti, e nelle Isole, 84.769 preferenze. La scelta di presentare agli elettori i propri amministratori locali nelle circoscrizioni dove hanno governato ha funzionato: più di 496 mila voti per Antonio Decaro sindaco di Bari, quasi 124.000 per Nicola Zingaretti ex presidente del Lazio, 116.000 per Dario Nardella sindaco di Firenze, 103.000 per Matteo Ricci sindaco di Pesaro, 389.000 per Stefano Bonaccini presidente dell’Emilia Romagna e 210.000 per Giorgio Gori sindaco di Bergamo.
Il Partito democratico porta a Strasburgo anche la giornalista Lucia Annunziata che ottiene 241 mila preferenze e Cecilia Strada eletta con 283 mila voti nel nord-ovest. Nella stessa circoscrizione sono stati riconfermati per un altro mandato Brando Benifei, capodelegazione del partito e Irene Tinagli. Elezione al fotofinish per l’ex direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, che strappa il sesto posto all’interno della circoscrizione centro ad Alessia Morani per circa mille preferenze.
Il Partito democratico conferma il suo risultato positivo anche tra chi vive all’estero, essendo la lista più votata. In Belgio, per esempio, la comunità Italiana si è espressa con oltre il 33 per cento dei consensi a favore dei Dem che doppiano i voti presi da Fratelli d’Italia che si ferma al 16 per cento.
Mappa del voto del Partito Democratico dalla nostra mappa interattiva per @SkyTG24.
L’effetto Decaro porta Bari in testa alla classifica delle province più pro-PD d’Italia (45,7%), davanti anche a roccaforti tradizionali come Bologna, Reggio Emilia e Firenze.#elezionieuropee pic.twitter.com/HyfPJjrl6B
— Lorenzo Pregliasco (@lorepregliasco) June 10, 2024
Il Movimento 5 stelle paga l’assenza di nomi di peso nelle sue liste
Il risultato deludente dei pentastellati, che non superano il 10 per cento si riflette nelle scarse preferenze ottenute dai suoi candidati. Il più votato con poco meno di 118.000 voti è stato l’ex presidente di Inps Pasquale Tridico. Nonostante le sole 15 mila preferenze di Sabrina Pignedoli ottiene un secondo mandato a Strasburgo così come Mario Furore, eletto nella circoscrizione meridionale. Entrano per la prima volta all’Eurocamera l’ex calciatrice e allenatrice Carolina Morace e Giuseppe Antoci a cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferì nel 2016 il titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per “la sua coraggiosa determinazione nella difesa della legalità e nel contrasto ai fenomeni mafiosi”.
Forza Italia nel nome di Tajani e nel ricordo di Berlusconi
Il sorpasso effettuato ai danni della Lega e la poca distanza dal 10 percento e dal Movimento 5 Stelle premiano le scelte del leader Antonio Tajani, alle prime elezioni dopo la scomparsa del leader e fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi. Gli azzurri riescono a eleggere sette europarlamentari più Herbert Dorfmann, esponente del Südtiroler Volkspartei ma sostenuto da FI. Letizia Moratti grazie alle sue 41.000 preferenze ottiene un seggio a Strasburgo mentre vengono riconfermati gli eurodeputati uscenti Massimiliano Salini, Salvatore De Meo e Fulvio Martusciello.
In Sicilia Forza Italia è il primo partito con oltre il 23 per cento dei consensi. Nella circoscrizione insulare che comprende anche la Sardegna FI riesce a eleggere due assessori siciliani: Marco Falcone e Edmondo Tamajo. Quest’ultimo con oltre 121 mila preferenze è l’esponente più votato tra gli azzurri. Nonostante i 93 mila voti ottenuti nelle isole rimane fuori l’europarlamentare uscente Caterina Chinnici. Antonio Tajani ha corso in tutte le circoscrizioni tranne quella insulare ottenendo in totale quasi 400 mila voti. Non è dato sapere invece quanti elettori siano andati al seggio votando Forza Italia e scrivendo il nome dello scomparso Silvio Berlusconi, come il partito aveva invitato a fare.
Vannacci trascina il Carroccio
La mossa di Matteo Salvini di presentare il discusso Roberto Vannacci alle elezioni ha portato i suoi frutti: un plebiscito di consensi. Il generale che correva in tutt’Italia ha ottenuto più di 536.000 voti diventando l’esponente della Lega più votato in tutte le circoscrizioni eccetto nelle isole dov’è arrivato dietro all’europarlamentare ed ex esponente di Fratelli d’Italia Raffaele Stancanelli.
Nel nord-ovest la Lega riesce a confermare all’europarlamento Silvia Sardone e Isabella Tovaglieri che ottengono rispettivamente 75 mila e 40 mila preferenze. Eletta nel nord-est la sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint autrice di dichiarazioni razziste nei confronti della comunità mussulmana. Infine, a causa del risultato deludente uno di questi quattro esponenti resterà senza seggio: Angelo Ciocca, Paolo Borchia, Susanna Ceccardi e Aldo Patriciello.
In questo momento la Lega è in testa in un’unica provincia, Isernia. Un risultato dovuto in gran parte al contributo di Aldo Patriciello, che ha già raccolto oltre 3.000 preferenze (più di uno ogni due voti alla Lega).#elezionieuropee #maratonaYouTrend pic.twitter.com/bbsKJ9L8h2
— YouTrend (@you_trend) June 10, 2024
Ilaria Salis e Mimmo Lucano le scelte vincenti di Bonelli e Fratoianni
Alleanza verdi e sinistra italiana hanno presentato delle candidature forti che hanno ottenuto l’appoggio degli elettori. Ilaria Salis è stata eletta con più di 126 mila voti nel nord-ovest. Bene anche Mimmo Lucano che ottiene 76 mila preferenze nel sud e Ignazio Marino, ex sindaco di Roma, quasi 47.000 nel centro. Significativo il dato riguardante i giovani: secondo l’istituto sondaggistico Youtrend, Alleanza sinistra e verdi è il secondo partito più votato dopo il Pd tra gli under 30 e il primo nel voto dei fuorisede.
Nel voto degli studenti #fuorisede trionfa Alleanza Verdi Sinistra, che supera il 40%. Segue il PD (25,5%) e in terza posizione Azione (10,2%).#maratonaYouTrend pic.twitter.com/M7PESP1Iz8
— YouTrend (@you_trend) June 10, 2024