Bruxelles – Prima il Covid, poi il caro-bollette seguito alla guerra russa in Ucraina e le tensioni con Mosca, infine l’aumento dell’inflazione. Per il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, “non è possibile stimare” quanto tutto questo abbia inciso sulla ricchezza delle famiglie e quanto le eventuali perdite siano state contro-bilanciate dalle misure varate sia a livello Ue sia a livello nazionale. Ma una cosa è certa: occorre difendere il potere d’acquisto degli europei.
La Commissione, enfatizza rispondendo a un’interrogazione parlamentare, conformemente alle pratiche nazionali e nel rispetto del ruolo delle parti sociali, “ha sostenuto che gli Stati membri sostengano sviluppi salariali che attenuino le perdite di potere d’acquisto, soprattutto per i lavoratori a basso reddito”.
Mercato del lavoro, e di conseguenza salari, sono competenze degli Stati membri. Vuol dire che la Commissione può poco. Ma, sottolinea ancora Gentiloni, c’è sempre la carta chiamata ‘raccomandazioni specifiche per Paese‘, che con il nuovo patto di stabilità non potranno essere ignorate. L’esecutivo comunitario “ha formulato una serie di raccomandazioni specifiche per paese che riguardano la povertà, l’inclusione sociale e la protezione sociale”. Sulla base di queste i governi sono e saranno chiamati a lavorare per tutelare ricchezza e potere d’acquisto delle famiglie di tutti gli Stati membri.