Bruxelles – Elezioni europee, inizia il conto alla rovescia. Domani, 6 giugno, il grosso degli elettori europei inizierà votare per il rinnovo del Parlamento Ue nei Paesi Bassi e, a seguire, in tutti gli altri Stati membri dell’Unione europea, ci si recherà alla urne (ma c’è chi ha già iniziato, anche da settimane). Sono circa 373 milioni gli europei chiamati al voto in tutti i 27 i Paesi. Germania (65,1 milioni), Francia (50,7 milioni) e Italia (47,3 milioni) i Paesi con il maggior numero di aventi diritto. Malta (0,4 milioni), Lussemburgo (0,5 milioni), Cipro (0,7 milioni) ed Estonia (0,9 milioni), gli Stati invece con il minor numero di votanti attesi.
Eurostat fornisce i dati grezzi, quelli cioè del bacino potenziale massimo di affluenza. Non è chiaro quanta gente sceglierà di boicottare il voto o rinunciare al proprio diritto, ma non è un mistero che l’astensionismo rischia di pesare perché comunque c’è un partito degli indecisi che può addirittura affermarsi come principale schieramento europeo. Emerge comunque come questa Europa degli indecisi potrà comunque contare sul bacino dei nuovi maggiorenni, quanti cioè hanno da poco ottenuto il diritto a recarsi alla urne.
Si stimano oltre 22 milioni di nuovi elettori per queste elezioni europee 2024, all’interno dei 373 milioni di uomini e donne aventi diritto. Anche in questo caso Germania (5,1 milioni di persone), Francia (4,5 milioni) e Italia (2,8 milioni) risultano i principali Paesi membri per nuova quota di maggiorenni in termini assoluti. In termini di indice percentuale, le quote più alte di elettori per la prima volta rispetto alle scorse elezioni europee del 2019 sono previste in Belgio, Francia e Cipro con rispettivamente il 9,8 per cento, 9 per cento e 8,7 per cento di tutti gli aventi diritto.
La riuscita di queste elezioni europee sembra legata proprio ai più giovani, vale a dire gli under-30. Almeno in Italia. un recente sondaggio Eurobarometro ha mostrato come per due su tre di loro ci sia l’intenzione di utilizzare il proprio diritto di voto ed esprimere la propria voce. Alle urne il verdetto.