Bruxelles – La Commissione Europea si mobilita per permettere a tutti i cittadini dell’Unione di accedere a condizioni eque a biscotti, caffè e coccolato, senza ostacoli al commercio. Mondelēz International Inc., uno dei maggiori produttori mondiali di prodotti alimentari, è stata multata con un’ammenda pari a 337,5 milioni di euro per aver violato le norme Ue sulla concorrenza, sia per quanto riguarda accordi anticoncorrenziali per limitare il commercio transfrontaliero sia per l’abuso di posizione dominante in alcuni mercati nazionali per la vendita di tavolette di cioccolato.
“Mondelēz ha agito in questo modo per mantenere prezzi più alti per i suoi prodotti a scapito dei consumatori“, è l’attacco arrivato oggi (23 maggio) dalla vicepresidente esecutiva della Commissione Ue e responsabile per la Concorrenza, Margrethe Vestager. Ricordando come i prezzi dei prodotti alimentari variano da uno Stato membro all’altro – “per la cioccolata dal 10 fino al 40 per cento” – la capa dell’Antitrust Ue ha messo in chiaro che “il commercio transfrontaliero nel Mercato interno può ridurre i prezzi e aumentare la disponibilità dei prodotti per i consumatori“, e questo è “particolarmente importante in tempi di alta inflazione”. La multinazionale statunitense Mondelēz è uno dei maggiori produttori mondiali di cioccolato e biscotti, e possiede marchi come Côte d’Or, Milka, Oreo, Ritz, Toblerone e Tuc e – fino al 2015 – Hag, Jacobs e Velours Noir.
Secondo quanto riportato dalla Commissione Europea, Mondelēz ha messo in atto 22 accordi o pratiche concordate anticoncorrenziali, limitando i territori o i clienti a cui sette clienti all’ingrosso potevano rivendere i suoi prodotti tra il 2012 e il 2019 (un accordo comprendeva anche una disposizione che ordinava al cliente di applicare prezzi più alti per le esportazioni rispetto alle vendite sul mercato interno) e impedendo a 10 distributori esclusivi attivi in alcuni Stati membri di rispondere a richieste di vendita da parte di clienti situati in altri Stati membri senza la previa autorizzazione di Mondelēz tra il 2006 e il 2020. La seconda violazione delle norme sulla concorrenza Ue riguardano l’abuso di posizione dominante tra il 2015 e il 2019. Più nello specifico Mondelēz si è rifiutata di fornire un intermediario in Germania per impedire la rivendita di tavolette di cioccolato in Austria, Belgio, Bulgaria e Romania, dove i prezzi erano più alti, oltre a mettere fine alla fornitura di tavolette di cioccolato nei Paesi Bassi per impedirne l’importazione in Belgio, dove la multinazionale statunitense vendeva gli stessi prodotti a prezzi più alti.
In definitiva l’obiettivo di Mondelēz era quello di “evitare che il commercio transfrontaliero portasse a una diminuzione dei prezzi nei Paesi con prezzi più alti“, pratiche illegali che hanno permesso alla multinazionale attiva nel settore alimentare di “continuare a far pagare di più i propri prodotti, a scapito dei consumatori” dell’Unione Europea. La Commissione Ue ha così concluso che “le pratiche illegali di Mondelēz impedivano ai rivenditori di potersi approvvigionare liberamente di prodotti negli Stati membri a prezzi più bassi e compartimentavano artificialmente il Mercato interno” e ha stabilito l’ammontare della multa a 337,5 milioni di euro.