Bruxelles – Rottura nella destra radicale del Parlamento europeo. Il partito di Marine Le Pen, Rassemblement National, che sarà probabilmente uno dei più rappresentati nella prossima assemblea tra le forze nazionaliste, ha rotto ufficialmente con i colleghi tedeschi dell’Afd, ed ha annunciato che non sarà più nello stesso gruppo parlamentare, Identità e Democrazia (ID).
Lo scrive una corrispondenza di Repubblica da Berlino e Parigi spiegando che “dopo l’intervista allo spitzenkandidat Maximilian Krah in cui l’europarlamentare ha sostenuto ‘non dirò mai che chi aveva un’uniforme delle SS era automaticamente un criminale'”, Thibaut François, responsabile dei rapporti internazionali a Strasburgo per il partito di Le Pen, ha annunciato al quotidiano italiano: “Non ci alleeremo più con l’Afd nella prossima legislatura”. Il deputato ha aggiunto anche che la decisione di Rassemblement national sarà applicata “direttamente” dopo le elezioni del 9 giugno, quando si deciderà la composizione degli Identitari. Il presidente pro-tempore del Rassemblement, Jordan Bardella, ha comunicato la rottura anche al quotidiano Libération. Da qualche tempo i rapporti tra RN e Afd andavano precipitando, con il partito francese tutto teso verso un atteggiamento più moderato, a sostegno di Marine Le Pen che si prepara all’ennesima campagna presidenziale.
Il gruppo ID, come riporta il suo stesso sito web, ha 59 membri, il che lo rende il sesto gruppo più grande del Parlamento. Nella legislatura appena conclusa aveva eurodeputati provenienti da dieci Paesi, la maggior parte dei quali arrivavano dalla Lega, dal RN francese e dall’AfD tedesca. Marco Zanni, della Lega, è stato eletto presidente del gruppo nel luglio 2019. Il Gruppo ha 2 vicepresidenti, Jordan Bardella (Francia) e Gunnar Beck (Germania). Non è il gruppo a cui appartiene Fratelli d’Italia, che è invece l’Ecr.