Bruxelles – Ancora in condizioni gravi ma non più il pericolo di vita. Il primo ministro della Slovacchia, Robert Fico si trova sempre in terapia intensiva presso l’ospedale di Banská Bystrica, dopo l’attentato subito il 15 maggio scorso. Le condizioni del premier non permettono ancora il suo trasferimento a Bratislava, capitale del Paese, ma Robert Kaliňák, ministro della Salute, in una conferenza stampa, ha dichiarato che lo stato di salute di Fico è in miglioramento.
Pur rimanendo grave la situazione per Fico sembra che il peggio sia passato, come emerge anche dalle parole di Robert Kaliňák: “Ci sentiamo tutti un po’ più rilassati adesso”. Gli interventi compiuti dal personale medico: il primo più di cinque ore appena arrivato in ospedale e il secondo avvenuto venerdì 18, sono andati a buon fine e hanno stabilizzato le condizioni di Fico. L’attentato al primo ministro slovacco è stato il primo grande tentativo di omicidio di un leader politico europeo in più di 20 anni, dall’assassinio del primo ministro della Serbia Zoran Đinđić avvenuto nel 2003.
L’attentatore, Juraj Cintula, un poeta di 71 anni ed ex guardia di sicurezza è stato arrestato dalla polizia subito dopo gli spari. Secondo i media locali, Cintula era contrario alla politica di Fico ma è sempre stato considerato un pacifista che lottava contro la violenza tanto che nel 2016 si era speso in prima persona per la nascita di un movimento non violento. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’attentato per verificare che Cintula abbia agito da solo e non sia stato aiutato. Ad aver insospettito le autorità slovacche è stata la cancellazione della cronologia dal telefono, dopo che l’attentatore era già stato fermato dalla polizia.