Bruxelles – Ancora violenza contro i politici in Germania. Nel pomeriggio di ieri (7 maggio) Franziska Giffey, esponente dell’Spd ed ex sindaca di Berlino, è stata aggredita nella capitale tedesca. Giffey non è rimasta ferita gravemente ma è comunque stata portata in ospedale per effettuare degli accertamenti alla testa. Rimane ignoto l’autore dell’attacco ma è il secondo caso di violenza contro esponenti socialdemocratici in Germania nel giro di pochi giorni.
Giffey, secondo quanto riporta la polizia, “è stata aggredita alle spalle da un uomo con una borsa, piena di un contenuto duro non identificato, intorno alle 16:15”. Al momento dell’attacco l’esponente del partito Socialdemocratico di Germania (Spd), si trovava in una biblioteca nel quartiere di Neukoelln. Giffey attualmente siede nel Senato di Berlino (l’equivalente alla giunta comunale) e ha la delega all’economia della città. L’ex sindaca di Berlino si era espressa contro la violenza a sfondo politico dopo l’agguato ai danni dell’eurodeputato Matthias Ecke, candidato dell’Spd alle prossime elezioni europee (6-9 giugno): “Non ci lasceremo intimidire nel nostro impegno per la libertà, la giustizia e la solidarietà” aveva scritto su X (ex Twitter).
Poco prima dell’attacco subito da Giffey i ministri degli Interni federali e statali si erano incontrati per discutere dei recenti episodi di violenza contro politici e attivisti. Nel corso della riunione straordinaria i ministri si sono detti favorevoli a implementare la protezione delle persone politicamente attive e all’inasprimento del diritto penale nei casi di utilizzo della forza a fini politici. Secondo la ministra degli Interni federale, Nancy Faeser, nel 2023 i reati contro politici eletti sono aumentati del 53 per cento rispetto all’anno precedente.
Tutto il mondo della politica tedesca, e non solo, ha espresso la vicinanza alla senatrice berlinese per l’attacco ricevuto. Kai Wegner, attuale sindaco di Berlino, ha messo in chiaro che “chiunque attacchi i politici attacca la nostra democrazia, non lo accetteremo e ci opporremo a ogni forma di violenza e odio”, aggiungendo che “faremo di tutto per proteggere la nostra democrazia”.