Bruxelles – Iniziano a emergere sviluppi inquietanti sull’aggressione subita venerdì scorso (3 maggio) dall’eurodeputato uscente e candidato principale dell’Spd nello Stato tedesco della Sassonia, Matthias Ecke, a Dresda. Sviluppi tanto temuti quanto sospettati in questi giorni, che gettano ombre sulla strategia di intimidazione dei gruppi di estrema destra in Germania durante la campagna elettorale in vista delle elezioni europee di giugno. Come rivelato da Die Zeit, la polizia ritiene che almeno uno dei quattro responsabili del pestaggio di Ecke abbia un movente provato di estrema destra, nonostante non sia ancora chiaro se l’attacco sia stato coordinato da qualche gruppo organizzato.
Il politico 41enne è stato aggredito e preso a calci da quattro ragazzi tra i 17 e i 18 anni mentre stava affiggendo manifesti elettorali a Dresda, gli stessi che – secondo quanto reso noto dalla polizia – poco prima avrebbero picchiato nella stessa strada un volontario dei Verdi che stava anche lui affiggendo manifesti del suo partito. Gli investigatori avrebbero trovato prove di estremismo di destra sullo smartphone e nell’appartamento di uno dei quattro ragazzi che nel fine settimana si era consegnato alla polizia, dopo l’identificazione dei sospettati. Anche le abitazioni degli altri tre ragazzi sono state perquisite e sono in fase di analisi le prove requisite.
“Il comportamento violento e l’intimidazione dei democratici è uno strumento dei fascisti, dobbiamo chiamare le cose con il loro nome“, aveva già denunciato l’Spd in una dichiarazione, ricordando come – con la campagna elettorale iniziata da appena una settimana – “stiamo già osservando e sperimentando un livello di attacchi che non è nemmeno lontanamente accettabile in nessuna circostanza”. Il riferimento è al dato fornito dal ministero degli Interni della Sassonia, secondo cui nella prima settimana di campagna elettorale per le europee di giugno sono stati denunciati alla polizia 51 reati a sfondo politico, mentre dall’inizio dell’anno un totale di 112 reati – di cui 30 contro funzionari o eletti – in relazione alle elezioni locali ed europee nello Stato federato della Germania. “È un attacco alle fondamenta della nostra democrazia, un segnale d’allarme inequivocabile per tutti i cittadini di questo Paese”, ha avvertito il partito socialdemocratico tedesco.
Dopo il pestaggio Ecke è rimasto gravemente ferito e ha dovuto subire un intervento chirurgico, ma l’Spd ha confermato la sua decisione di continuare la campagna elettorale. “Sono sopraffatto dalla vostra vicinanza e solidarietà, mi fa davvero bene e mi dà forza”, ha scritto l’eurodeputato in un post su X, in cui ha mostrato il viso gonfio e l’occhio nero: “Tuttavia non si tratta solo di me, ma di tutti coloro che si impegnano politicamente con passione, in una democrazia nessuno dovrebbe temere di dire la propria opinione“. Tutti i partiti tedeschi hanno espresso preoccupazione per l’accaduto – compresa la destra radicale di Alternative für Deutschland, che proprio a Dresda ha subito un attacco a uno stand durante lo scorso fine settimana – e hanno denunciato il “clima di paura” instillato dall’estrema destra nel Paese.