Bruxelles – Obiettivo: rafforzare la sicurezza e la capacità di resistenza del settore spaziale europeo. La Commissione europea intende dare nuova linfa alle politiche per un settore diventato sempre più centrale, e e lo fa lanciando un nuovo centro UE per la condivisione e l’analisi delle informazioni spaziali. Si chiama Centro di condivisione e analisi delle informazioni spaziali dell’Ue (EU Space ISAC), e viene gestito insieme all‘Agenzia del programma spaziale dell’Unione europea (EUSPA).
Benché annunciata nella strategia spaziale dell’Ue per la sicurezza e la difesa, il varo del nuovo centro non è una manovra ‘di guerra’. In un mondo sempre più dipendente da tecnologie e servizi satellitari, si vogliono mettere al riparo i servizi critici per l’economia e per i cittadini, così come le politiche pubbliche. Sicurezza civile, dunque, per un settore spaziale europeo a prova di malintenzionati.
Non si fanno nomi, ma le mosse a dodici stelle intendono rispondere alle politiche di Russia e Cina. “Nell’attuale contesto geopolitico di crescente competizione di potere e intensificazione delle minacce, l’Ue sta agendo per proteggere le proprie risorse spaziali”, ricordano dall’esecutivo comunitario. L’Ue, in questo nuovo quadro di tensioni, intende “difendere i propri interessi, scoraggiare attività ostili nello spazio e rafforzare la propria posizione strategica e autonomia”.
EU Space ISAC è una rete di aziende spaziali europee che desiderano sviluppare le proprie competenze come parte di un approccio collettivo per prevenire, affrontare e mitigare meglio le sfide alla sicurezza. La rete è costituita da dodici membri fondatori (Airbus, Cyberinflight, GMV, Infodas, Leonardo, OHB, Osmium, Priamos, Promethee, Satlantis, TAS, Tecnobit), che insieme a Commissione Ue ed Euspa lavoreranno per due anni, per poi ragionare aggiornare il programma di lavoro, anche alla luce delle eventuali adesioni.
Il nuovo centro è aperto a tutte i soggetti interessati a partecipare. Il consorzio fondativo di cui fa parte anche l’italiana Leonardo si concentrerà soprattutto sulla sicurezza informatica, ma gli ambiti di lavoro sono diversi: gestione e immagazzinamento dati, ricerca, formazione, computazione quantistica e comunicazioni. Previsti due bandi l’anno (30 aprile 2024, 31 ottobre 2024, 30 aprile 2025, 31 ottobre 2025).