Bruxelles – Diminuiscono, nei primi tre mesi del 2024, gli ingressi irregolari in Unione europea. Secondo Frontex, Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, il numero di persone immigrate irregolarmente è sceso del 12 per cento. Le tratte che hanno subito il maggior rallentamento sono quella del mediterraneo centrale e quella dei Balcani orientali.
Il Mediterraneo centrale è stata l’unica grande rotta marittima a registrare un calo nei rilevamenti di attraversamenti irregolari (-59 per cento), mentre le rotte dell’Africa occidentale e del Mediterraneo orientale hanno registrato notevoli aumenti (rispettivamente +510 per cento e +109 per cento). La rotta del Mediterraneo centrale, che nel 2023 ha registrato il maggior numero di attraversamenti irregolari, ha continuato a mostrare una tendenza al ribasso rispetto agli ultimi mesi.
Nel primo trimestre, il Mediterraneo orientale ha superato la rotta dell’Africa occidentale diventando la via più attiva per le persone migranti che arrivano in modo irregolare in Ue. Un numero più che raddoppiato, arrivato a poco più di 13.700 persone. Allo stesso tempo, la rotta dell’Africa occidentale ha continuato a registrare numeri record. Tra gennaio e marzo gli arrivi hanno superato le 13.500 persone. Si tratta del totale più alto per i primi tre mesi dell’anno da quando Frontex ha iniziato a raccogliere dati nel 2011.
Frontex ha evidenziato come negli ultimi mesi siano particolarmente attivi i gruppi criminali della Mauritania. Questi sfruttano le richieste delle persone provenienti dagli Stati sub-sahariani per entrare in Unione europea attraverso le Isole Canarie. I trafficanti di esseri umani stipano un numero crescente di persone migranti sulle barche di Cayuco (imbarcazioni primitive in legno), mettendo in grave pericolo la vita delle persone a bordo.
Nel report di Frontex risulta che le prime tre nazionalità per numero su tutte le rotte nel primo trimestre sono: siriani, maliani e afgani. L’agenzia ha anche sottolineato come le traversate marittime continuano ad essere estremamente pericolose per le persone che intraprendono la migrazione irregolare. I dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) indicano che finora quest’anno sono state segnalate 476 persone scomparse nel Mediterraneo. La stragrande maggioranza di loro stava navigando lungo la pericolosa rotta del Mediterraneo centrale.
Anche i numeri di chi migra verso il Regno Unito sono in crescita. La rotta della Manica ha segnato un aumentato del 56 per cento, arrivando a 11.635 persone nei primi tre mesi dell’anno. Questo nonostante le condizioni meteorologiche spesso difficili, che mettono in pericolo la vita delle persone che cercano di raggiungere le coste inglesi.