Bruxelles – La sicurezza non corre più su strada. Continua a crescere il numero di vittime da incidenti stradali nell’Ue. Nel 2022, rileva Eurostat nei dati diffusi oggi, gli incidenti stradali mortali hanno causato 20.653 vittime in tutto il territorio dell’Unione europea, segnando un aumento del 4 per cento rispetto al 2021 (19.917 morti). Il numero di morti è aumentato per due anni consecutivi dopo il calo senza precedenti nel 2020 (18.833), attribuito alle restrizioni COVID-19 che interessano il trasporto di passeggeri.
L’istituto di statistica europeo rileva come nell’anno di riferimento ci siano stati in media 46 vittime di traffico stradale per milione di abitanti nell’Ue. Tenendo conto della popolazione di ciascun Paese membro, i tassi più bassi di mortalità per incidenti stradali nel 2022 sono stati registrati in Svezia (22 vittime della strada per milione di abitanti), Danimarca (26) e Irlanda (31). Al contrario, i tassi più alti sono stati registrati in Romania (86 vittime di strada per milione di abitanti), seguita da Bulgaria (78) e Croazia (71). Il dato italiano (54) non è tra i più alti ma comunque superiore alla media.
Prevenzione e campagne di informazione sembrano essere la parola d’ordine per praticamente ogni Stato membro dell’Ue, visto che, continua Eurostat, “quasi la metà delle vittime degli incidenti stradali nel 2022 sono stati conducenti o passeggeri di autovetture“. Nello specifico passeggeri o conducenti di autovetture hanno rappresentato il 44,6 per cento delle persone decedute nel 2022, mentre i pedoni hanno rappresentato il 18,1 per cento.
A perdere la vita soprattutto gli under 50. Le persone di età compresa tra 25 e 49 anni rappresentano un terzo delle vittime della strada nell’Ue nel 2022.