Bruxelles – Il Parlamento Europeo ha mosso il primo passo per approvare un nuovo regolamento interno che introdurrebbe, a partire dalla prossima legislatura (si vota dal 6 al 9 giugno), un corso obbligatorio per tutti gli eurodeputati sui conflitti e le molestie sul posto di lavoro.
La relazione presentata in Commissione Affari Costituzionali è stata approvata con 15 voti favorevoli e 9 contrari. Lo scopo è quello di rafforzare le norme del Parlamento sulla prevenzione dei conflitti e sulle molestie all’interno dei posto di lavoro, introducendo una formazione specializzata obbligatoria per i deputati. I parlamentari che non completano questi corsi entro i primi sei mesi del loro mandato andrebbero incontro a sanzioni e non potrebbero essere eletti come titolari di cariche parlamentari, essere nominati relatore o partecipare a una delegazione ufficiale.
La Conferenza dei presidenti (vale a dire il presidente del Parlamento Europeo e i leader dei gruppi politici) può, con una maggioranza di tre quinti comprendente almeno tre gruppi, presentare in plenaria una proposta per rimuovere qualsiasi titolare di una carica eletta se non riesce a completare la formazione.
Per la relatrice, Gabriele Bischoff (S&D, DE), l’approvazione del regolamento sarebbe un notevole passo avanti: “Il Parlamento ha il dovere di stabilire il gold standard nella lotta alle molestie sul posto di lavoro, con regole chiare e sanzioni forti con un approccio di tolleranza zero”. Secondo la parlamentare “la prevenzione è fondamentale, poiché ci consente di affrontare i problemi in modo proattivo, e la formazione obbligatoria rafforza il nostro impegno per un luogo di lavoro in cui la dignità di tutti è rispettata e tutelata”. Ora l’attesa è per il voto della plenaria.
La formazione su ‘Come creare una squadra valida e ben funzionante’ consisterà in cinque diversi moduli che copriranno: l’assunzione di assistenti, la gestione efficace della squadra, gli aspetti amministrativi e finanziari dell’assistenza parlamentare, nonché la prevenzione delle molestie. Il rapporto dovrebbe essere presentato alla sessione plenaria del 10 e 11 aprile a Bruxelles.