Bruxelles – La Commissione Europea ha aperto oggi (3 aprile) due indagini nei confronti di due consorzi di società cinesi del mondo dell’energia solare. A finire sotto la lente d’ingrandimento sono la Enevo Group e la Shanghai Electric Group accusate di concorrenza sleale.
La Commissione Europea vuole verificare che le due società non abbiano violato il regolamento sulle sovvenzioni estere, secondo cui le aziende sono obbligate a notificare le loro gare d’appalto pubbliche sul territorio dell’Unione quando il valore stimato del contratto supera i 250 milioni di euro e quando l’azienda ha ricevuto almeno 4 milioni di euro di contributi finanziari esteri da almeno un Paese terzo nei tre anni precedenti la notifica.
I due consorzi attenzionati dalla Commissione Europea hanno partecipato a un bando per la costruzione di un parco solare dalla potenza di 110 megawatt nell’ovest della Romania. Il progetto è finanziato parzialmente con fondi europei. L’accusa nei confronti della Enevo Group e della Shanghai Electric Group è quella di avere usato dei finanziamenti statali così da poter presentare un’offerta più bassa.
La Commissione ha il potere di vietare l’aggiudicazione dell’appalto se lo ritiene necessario e deve prendere una decisione definitiva entro 110 giorni lavorativi. Le indagini sui produttori cinesi di pannelli solari fanno parte di uno sforzo più ampio per promuovere una concorrenza leale e prevenire il dominio straniero su industrie chiave vitali per la transizione verde dell’Europa.