Bruxelles – A distanza di un anno, il dato sulle persone che per qualsiasi ragione hanno deciso di immigrare nei Paesi dell’Unione europea è più che raddoppiato. Nel 2022 dal resto del mondo sono entrate in Ue 5,1 milioni di persone. Nel 2021 Eurostat aveva registrato 2,4 milioni di ingressi.
Il saldo tra chi arriva e chi parte è saldamente positivo: nel 2022 1 milione di residenti nell’Ue hanno lasciato il proprio Paese per altri continenti. Il numero di chi decide di emigrare è rimasto stabile, un milione anche nel 2021. Con questo quadro, l’Ufficio statistiche dell’Unione europea rileva che dei 448,8 milioni di persone che vivevano nei Paesi membri al 1° gennaio 2023, 27,3 milioni di persone erano cittadini extra-Ue. Il 6,1 per cento.
In Italia nel 2022 sono entrati 7 immigrati ogni mille abitanti: 411 mila persone su una popolazione di 58.997 milioni. Di questi, 74,5 mila erano già in possesso della cittadinanza italiana e 49,4 mila hanno scelto di spostarsi in Italia da un altro Stato membro. Nel 2022, dal resto del mondo sono quindi arrivati nello Stivale 287 mila immigrati.
In rapporto alle dimensioni della popolazione nazionale, l’Italia è rimasta sotto la media europea per immigrati, che si attesta a 11 immigrati ogni mille residenti nell’Ue. Malta ha registrato il tasso più elevato di immigrazione nel 2022 – 66 immigrati ogni 1.000 residenti – seguita da Lussemburgo con 48 ed Estonia con 37. Al contrario, la Slovacchia ha registrato il tasso di immigrazione più basso, con 1 immigrato ogni 1.000 residenti, seguita da Bulgaria e Francia, ciascuna con 6 immigrati ogni 1.000 residenti.
Se si guarda il dato in termini assoluti, l’El Dorado europeo è la Germania: solo nel 2022 sono immigrati nella Repubblica federale 2,1 milioni di persone. Al secondo posto la Spagna, con 1,3 milioni, seguita da Francia e Italia con poco più di 400 mila immigrati. Dalla Germania però anche il maggior numero di partenze (533.500), seguita da Spagna (531.900), Francia (249.400), Polonia (228.000) e Romania (202.300). Nel 2022, tutti i 27 Stati membri hanno in generale registrato più immigrazione che emigrazione.