Bruxelles – Un totale di 97 progetti di riforma dal 2017 a oggi, di cui 15 solo nell’anno in corso, e spalmati su diversi ambiti, dalla doppia transizione alla giustizia, dal miglioramento della gestione dei fondi al miglioramento della pubblica amministrazione, dalla formazione alla parità di genere. Dati alla mano, “l’Italia è uno dei principali beneficiari dello Strumento di sostegno tecnico” alle riforme della Commissione europea. Elisa Ferreira, la commissaria alla Coesione, presenta il rapporto annuale sullo speciale strumento varato nel 2017, e il sistema Paese risulta uno di quelli che si distingue. Perché le sfide sono tante, ricorda nell’intervista concessa a Eunews.
Eunews: Perché e quanto è importante questo strumento?
Elisa Ferreira: “Si parla molto di soldi e troppo poco di cosa si fa con questi soldi. Qualità nella pubblica amministrazione, nella gestione pubblica, nelle università, la capacità di riconoscere quali sono gli scogli da rimuovere, sono il vero asset su cui lavorare”.
E: Lo strumento nasce nel 2017, e poi è arrivato il Green. Avete notato una richiesta di assistenza per gli obiettivi del Green Deal o rimane una generale richiesta per sostegno a questioni meno nuove quali immigrazione o formazione?
E.F: “Sì, vediamo questa tendenza. In generale c’è un domanda crescente di domanda di assistenza per progetti verdi, anche per evitare che ci sia green washing. Ma ci sono anche le questioni delle competenze legate alla transizione”.
E: Guardando ai dati dell’Italia, il maggior numero di richieste di assistenza riguarda la pubblica amministrazione. Abbiamo un problema?
E.F: “Lei lo chiama problema, io la chiamo opportunità. E anche responsabilità. L’Italia è tra i maggiori beneficiari delle politiche di coesione, tra i principali beneficiari dei fondi del Recovery Fund, e anche del Just Transition Fund. E’ anche comprensibile che le amministrazioni pubbliche possano essere in condizione di difficoltà quando abbiamo molti fondo e molte legislazioni”.
E: Lei vede miglioramenti?
E.F: “Tutti i ministri con cui ho avuto modo di lavorare, Giuseppe Provenzano (ministro per il Sud nel 2021-2022, ndr), Mara Carfagna (successa a Provenzano, fino a ottobre 2022, ndr) e Renato Brunetta (ministro per la Pubblica amministrazione 2021-2022, ndr) hanno parlato di questo tema, della pubblica amministrazione quale area in cui si posso avere miglioramenti, soprattutto per il sud. Vedo che in Italia si è realizzato che c’è un’intenzione di lavorare in questo settore della pubblica amministrazione”.
E: L’Italia ha conosciuto problemi di assorbimento dei fondi strutturali. Questo strumento di assistenza tecnica è una risposta?
E.F: “Ha aiutato e ancora sta aiutando. L’Italia è un grande Paese, e quindi la forza e la sua capacità di resistenza è essenziale”.