Bruxelles – C’è tempo fino al 26 aprile per tentare le nozze tra Ita e Lufthansa. E’ il termine fissato dalla Commissione europea per fugare i dubbi su un’operazione che “potrebbe restringere la concorrenza su alcune rotte nel mercato“. L’esecutivo comunitario ha terminato l’indagine approfondita avviata a fine gennaio, e il risultato è l’impressione di una proposta di fusione che rischia di “ridurre la concorrenza” su troppe rotte. Nel mirino i collegamenti tra Italia ed Europa centrale, oltre ai collegamenti con Nord America (Stati Uniti e Canada) e Giappone. Inoltre un’eventuale fusione Ita-Lufthansa rischierebbe di “creare o rafforzare la posizione dominante di ITA presso l’aeroporto di Milano-Linate, il che potrebbe rendere più difficile per i concorrenti fornire servizi di trasporto aereo passeggeri” da e per lo scalo lombardo.
L’operazione, se non si trovano delle soluzioni, rischia dunque di saltare. La lettera con le obiezioni della Commissione non è una bocciatura della richiesta di fusione depositata il 30 novembre 2023, si tratta di un passo formale della procedura di verifiche avviate dall’Antitrust comunitario. Un avvertimento, in sostanza, che permette alle parti interessate di decidere se e come procedere.
“Lufthansa e il ministero dell’Economia, azionista di Ita, hanno la possibilità di proporre soluzioni per affrontare le preoccupazioni preliminari sulla concorrenza individuate dalla Commissione“, chiarisce l’esecutivo comunitario nella lettera di obiezioni inviata in Italia e in Germania. Le due parti possono decidere di presentare rimedi in qualsiasi momento del procedimento fino al termine del ricorso, che scade il 26 aprile 2024.
Da Roma prontamente il ministero dell’Economia in una nota fa sapere che “continuerà a lavorare sul dossier al fine di presentare nel più breve tempo possibile i rimedi per giungere a una positiva soluzione della questione”.