Bruxelles – Mentre i leader dell’Unione si preparano per le discussioni al tavolo del Consiglio Europeo, a Bruxelles è andato in scena un altro evento di particolare importanza per il futuro dell’Ue e non solo. I leader dei Paesi più aperturisti sul fronte dell’energia nucleare si sono riuniti oggi (21 marzo) all’ombra dell’Atomium – il monumento costruito nel 1958 in occasione dell’esposizione internazionale nella capitale belga – per siglare una Dichiarazione che stabilisce le priorità e le intese comuni per spingere questa fonte energetica per scopi civili nell’ottica della transizione a una società a emissioni nette zero.
“Le proiezioni della Commissione Ue mostrano che le fonti di energia rinnovabili, in maggioranza, sono integrate dall’energia nucleare e costituiranno la spina dorsale della produzione di energia elettrica dell’Ue entro il 2050“, ha messo in chiaro la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al Summit sull’energia nucleare 2024 co-presieduto dal primo ministro belga e presidente di turno del Consiglio dell’Ue, Alexander De Croo, e dal direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. Parole confermate dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, anche lui intervenuto all’inizio del primo vertice di alto livello sulla materia: “Dobbiamo costruire una vera Unione dell’energia, il nucleare può giocare un ruolo“, anche grazie all’innovazione tecnologica “come quella sui piccoli reattori modulari, che può essere un gamechanger per il futuro”. A proposito dei piccoli reattori modulari, la numero uno dell’esecutivo dell’Unione ha ricordato la “gara in corso” a livello Ue tra i Paesi e le aziende leader del settore su questa tecnologia “promettente”. In attesa del piano strategico atteso per il 2025, von der Leyen si è soffermata sul fatto che “l’innovazione nelle tecnologie nucleari è uno spazio molto dinamico” e ora bisogna “dimostrare questa tecnologia e portarla sul mercato”.
Riprendendo le parole di Grossi – secondo cui “dal punto di vista energetico e della sicurezza nel contesto attuale, l’energia nucleare può dare un contributo importante” – la presidente della Commissione Ue ha sottolineato che “molti Paesi stanno riconsiderando il ruolo potenziale che il nucleare potrebbe svolgere” per contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici Ue, nonostante il “lento ma costante declino della quota di mercato” anche nell’Unione (passata da un terzo della generazione di elettricità negli anni Novanta al 22 per cento attuale). Perché se “le scelte sul mix energetico sono degli Stati membri”, bisogna segnalare che “il nucleare è una risorsa che aiuta a fornire più indipendenza, libertà e influenza”, le ha fatto eco Michel: “Può aiutare ad affrontare la crisi climatica e a costruire la nostra autonomia strategica“.
Proprio nel contesto dell’urgenza della crisi climatica, “i Paesi devono considerare attentamente le loro opzioni prima di rinunciare a una fonte prontamente disponibile di elettricità a basse emissioni“, è l’esortazione di von der Leyen all’indirizzo dei Ventisette: “Estendere il funzionamento sicuro dell’attuale flotta nucleare è uno dei modi più economici per garantire energia pulita e spianare un percorso economicamente vantaggioso verso la rete zero”. Ecco perché dovrebbe essere considerata la questione dell’estensione della durata di vita delle centrali nucleari esistenti, “a patto che siano in grado di funzionare in sicurezza”. Con un ultimo monito a chi punterà sull’atomo per spingere la transizione a emissioni nette zero: “Il futuro del nucleare dipende dalla capacità dell’industria di rispettare i tempi e il budget“, in particolare sulla realizzazione di centrali senza “costi aggiuntivi e sforamenti significativi”, ha concluso von der Leyen.
Gli attivisti di Greenpeace Francia questa mattina hanno ritardato l’arrivo di diverse delegazioni ufficiali al vertice internazionale sull’energia nucleare. All’avvicinarsi dei cortei, gli attivisti non violenti hanno lanciato polvere rosa, acceso razzi rosa e utilizzato biciclette e veicoli per bloccare le principali vie d’accesso al vertice presso il Brussels Expo, il principale centro espositivo della città. Diversi attivisti si sono anche arrampicati su alcune parti della sede del vertice, esponendo striscioni rosa con la scritta “NUCLEAR FAIRY TALE”.
La protesta mira a sottolineare che l’energia nucleare è una pericolosa distrazione dalle reali soluzioni climatiche.