Bruxelles – L’Ue mette nel mirino i prodotti agricoli russi e bielorussi. Secondo il Financial Times, nei prossimi giorni la Commissione europea potrebbe imporre un dazio di 95 euro a tonnellata sull’import di cereali da Mosca e Minsk, che farebbe lievitare i prezzi di almeno il 50 per cento. Decimando così la domanda dai Paesi membri.
Alle indiscrezioni ha risposto immediatamente la Commissione europea: “Non siamo nella posizione di comunicare ancora una data per una possibile proposta”, ha chiarito Eric Mamer, portavoce capo dell’esecutivo Ue, nel corso del briefing quotidiano con la stampa a Bruxelles.
Ma la prima restrizione su prodotti alimentari russi a due anni dall’invasione dell’Ucraina è alle porte. Con tanta pace dell’equilibrio dei mercati alimentari globali, che potrebbe subire uno scossone a causa di una decisione di questa portata. Non solo i cereali, Bruxelles avrebbe intenzione di imporre tariffe del 50 per cento su semi oleosi e prodotti derivati.
Bruxelles la interpreta come una mossa difensiva, se è vero che – come dichiarato recentemente dal commissario Ue per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski – “la Russia usa il cibo come un’arma“. E in effetti le importazioni Ue dalla Russia dei prodotti interessati dalle possibili restrizioni hanno raggiunto il record storico di 4 milioni di tonnellate nel 2023. Importazioni a basso costo, spinte da Mosca per minare la stabilità dei mercati agricoli nazionali. Anche il Parlamento europeo, durante la sessione plenaria di Strasburgo dell’11-14 marzo, ha sostenuto la necessità di imporre sanzioni sulle importazioni di prodotti agricoli russi e bielorussi nell’Ue per garantire la stabilità della produzione agricola dell’Ue.
A fine febbraio, dopo aver praticamente raddoppiato l’import di cereali russi, nel bel mezzo delle proteste degli agricoltori la Lettonia ha imposto d’urgenza un divieto unilaterale su molte importazioni di prodotti alimentari dalla Russia e dalla Bielorussia. E la Polonia di Donald Tusk sembra pronta a seguirne l’esempio. In una telefonata tra il premier polacco e Ursula von der Leyen, il 15 marzo, la leader Ue ha rassicurato Tusk confermando che “la Commissione europea sta valutando la possibilità di introdurre restrizioni sull’import di prodotti agricoli” dalla Russia. “La Commissione presenterà presto una proposta”, aveva promesso von der Leyen.