Bruxelles – Rihanna e Puma. Un volto noto e un marchio celebre che si ritrovano al centro di un contenzioso europeo loro malgrado. Da una parte la casa produttrice di articoli sportivi e abbigliamento, e il desiderio di registrare nel mercato unico europeo un modello di calzature e proteggerlo da imitazioni. Dall’altra parte la star del pop e il suo stile, che rendono vani gli sforzi della casa commerciale. L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) ha respinto la richiesta di Puma di registrare una linea di scarpe e il motivo è uno degli show della nota cantante. Dodici mesi prima del deposito della domanda di registrazione, Rihanna aveva indossato calzature che mostravano un disegno o modello anteriore avente le stesse caratteristiche del disegno o modello registrato. Tanto basta per dire ‘no’.
Il Tribunale dell’Ue conferma questo impianto, anche in forza della diffusione mediatica. Le foto di Rihanna con le calzature ai piedi erano riprodotte in vari articoli su giornali on-line. Ancora, immagini diffuse sull’account Instagram ‘badgalriri’, “permettono di individuare, ad occhio nudo o grazie a un ingrandimento di tali foto, tutte le caratteristiche essenziali del disegno o modello anteriore. Le scarpe Puma, insomma, non sono originale nella misure in cui ne esiste un modello molto simile già immesso sul mercato in precedenza, come dimostra la cantante.
Il ricorso del noto marchio, che ha vestito tra gli altri anche la nazionale di calcio dell’Italia, è dunque respinto. I giudici di Lussemburgo respingono gli argomenti della Puma secondo cui nessuno si sarebbe interessato alle scarpe di Rihanna nel dicembre 2014 e nessuno avrebbe quindi percepito il disegno o modello anteriore. Questo non è possibile data la diffusione su internet e via sociale, e per il fatto che “nel
dicembre 2014 Rihanna era una pop star conosciuta a livello mondiale”. Puma ha comunque la possibilità di ricorrere alla Corte di giustizia dell’Ue.