Bruxelles – Avanti come previsto, con un’agenda e una strategia mirata per più investimenti nella difesa. La Banca europea per gli investimenti (Bei) presenta il proprio programma di lavoro ai ministri dell’Economia e delle finanze dell’Ue, riuniti a Gent per i lavori informali dell’eurogruppo in formato allargato a 27 e dell’ecofin. Loro, gli azionisti dell’istituto di credito, hanno fatto il punto dettagliato della situazione.
Nadia Calviño, presidente della Bei, ha messo sul tavolo i piani per aumentare i finanziamenti del Gruppo BEI per la sicurezza e la difesa dell’Europa. “Forte attenzione” viene data alle nuove tecnologie, alle infrastrutture critiche come il controllo delle frontiere, alla sicurezza informatica, allo spazio e soprattutto alle tecnologie a duplice uso o ‘duali’ come i droni. Sono soprattutto queste la chiave per quel passaggio verso il sostegno all’industria più militare, e a un tipo di investimenti mai sostenuto finora. Ci sta ragionando, di concerto con la Commissione Europea e altre principali parti interessate sull’ambito e sulla definizione delle tecnologie a duplice uso, fa sapere Calviño alla fine dei lavori.
“La Bei può aiutare i governi a mobilitare i fondi necessari per finanziare le sfide che dobbiamo affrontare, come la difesa, il clima e la competitività”, sottolinea Vincent van Peteghem, ministro delle Finanze del Belgio e presidente del board della Banca. Affermazioni che confermano come sia proprio l’istituto creditizio di Lussemburgo a dover giocare un ruolo fondamentale nella nuova definizione di un’Europa sempre più militare. In questo percorso essenziale sarà anche il contributo delle piccole e medie imprese (Pmi). La strategia della Bei intende aumentare sostegno ed espansione di questi soggetti in un settore divenuto improvvisamente mai così strategico.