Bruxelles – Dall’idrogeno agli stoccaggi di CO2, passando per i cavi elettrici. La commissione industria, ricerca ed energia (Itre) del Parlamento europeo ha salvato oggi (22 febbraio) l’ultimo elenco di progetti di interesse comune (PCI) e di mutuo interesse (PMI) adottato tramite regolamento delegato lo scorso 28 novembre dalla Commissione europea, il primo da quando è entrata in vigore la revisione della rete transeuropea dell’energia (TEN-E).
Gli eurodeputati di Itre hanno salvato l’elenco respingendo con 11 voti a favore, 50 contrari e 2 astenuti una proposta di obiezione alla lista che era stata presentata per opporsi alla costruzione di alcuni di questi progetti inclusi che riguardano la costruzione di nuove infrastrutture del gas, in particolare i gasdotti EastMed e l’interconnesione di Malta.
Union list of projects of common interest and projects of mutual interest – draft motion for objection rejected
✅11
❌50
⭕2— ITRE Committee Press (@EP_Industry) February 22, 2024
Per la commissaria europea all’energia, Kadri Simson, è una buona notizia che gli eurodeputati abbiano rigettato l’obiezione. “La tempestiva entrata in vigore della nuova lista PCI/PMI è molto importante e sarà fondamentale per la nostra decarbonizzazione”. A quanto apprende Eunews da fonti parlamentari, i gruppi dei Verdi Ue e della Sinistra Unitaria (ex GUE) potrebbero ripresentare un’obiezione in plenaria, ma non c’è alcuna possibilità che venga accolta. Successivamente scadrà il periodo di consultazione e la Commissione potrà adottare l’elenco. In quanto atto delegato, il regolamento è stato sottoposto all’esame del Parlamento europeo e del Consiglio che hanno due mesi di tempo per accettare o respingere l’elenco nella sua interezza, senza possibilità di emendarlo. Questo processo può essere prolungato di due mesi, se richiesto dai colegislatori.
Interconnessioni elettriche e stoccaggio dell’energia, ma anche progetti di elettricità intelligente e idrogeno. Oltre la metà (85) dei progetti adottati dalla Commissione europea riguardano elettricità, offshore e reti elettriche intelligenti, molti dei quali dovrebbero essere commissionati tra il 2027 e il 2030. Per la prima volta, nell’elenco sono inclusi quelli relativi all’idrogeno e all’elettrolizzatore (65), mentre 14 sono dedicati alla cattura e lo stoccaggio del carbonio. Mentre i progetti di interesse comune (PCI) sono infrastrutturali chiave volti a completare il mercato interno europeo dell’energia, quelli di reciproco interesse (PMI) sono chiave di infrastrutture energetiche transfrontaliere tra l’Ue e i Paesi terzi, che contribuiscono agli obiettivi di politica energetica e climatica dell’Unione europea.
Di 166, otto progetti riguardano anche l’Italia. Tra questi, due sono relativi all’idrogeno: il corridoio tra Italia-Austria-Germania e l’infrastruttura interna in Italia (attualmente nota come dorsale H2). Poi ancora, la Commissione riconosce come progetto di interesse reciproco l’Elmed, ovvero l’interconnessione tra la Sicilia e la Tunisia; l’interconnessione tra Corsica-Sardegna; il progetto di connessione di Malta alla rete europea con l’interconnessione con l’Italia a Gela; il ‘Callisto’, per lo sviluppo di un hub per lo stoccaggio di emissioni di CO2 gestito dall’Italia insieme alla Francia; l’interconnessione elettrica tra Lienz (in Austria) e il Veneto; e, infine, il progetto di stoccaggio offshore per le emissioni da Bulgaria, Croazia, Cipro, Grecia, Italia e Slovenia (via nave).