Bruxelles – Il Nutriscore, l’etichetta a semaforo della discordia che divide l’Ue, torna a far parlare di sé.
Secondo uno studio condotto da ricercatori olandesi di Elsevier “la maggior parte delle ricerche sul Nutriscore sono state condotte da autori che lavorano presso l’istituto EREN (Équipe di ricerca in epidemiologia nutrizionale) in Francia, da cui il sistema di etichettatura è nato, o che “sono collegati ai suoi sviluppatori”.
Al contrario, la maggior parte (61 per cento) degli studi condotti indipendentemente dagli sviluppatori del Nutriscore hanno mostrato risultati sfavorevoli per questo sistema di valutazione nutrizionale che va dalla “A”, di colore verde, alla “E”, di colore rosso, che è stato inventato in Francia e che è stato già adottato in alcuni Paesi Ue.
Dei 56 studi sul sistema di etichettatura a semaforo condotti da autori impiegati o collegati ai suoi sviluppatori, 52 erano a favore del sistema. Mentre dei 49 studi condotti da ricercatori indipendenti e non affiliati, il 61 per cento ha dato un esito sfavorevole a Nutriscore. Gli autori dello studio concludono che gli “studi e le pubblicazioni sul Nutriscore sono soggette a bias di pubblicazione” e che la valutazione scientifica dell’etichetta a semaforo è “direttamente influenzata dai suoi legami professionali con gli sviluppatori” dell’etichetta stessa.
“Questo suggerisce una distorsione negli articoli accettati per la pubblicazione”, ha dichiarato il dottor Stephan Peters, coautore dello studio e responsabile del settore nutrizione, salute e sostenibilità dell’Associazione lattierocasearia olandese. Gli autori dello studio, Stephan Peters e Hans Verhagen, sono entrambi ex membri del comitato scientifico del logo frontale olandese sulla sanità dei prodotti “Het Vinkje”.
La Commissione europea doveva presentare una proposta di etichettatura armonizzata entro la fine della legislatura, ma ha deciso di rimandare a data da destinarsi per l’opposizione di vari Paesi. Il Belgio, dove il sistema è stato adottato (Francia, Lussemburgo, Germania, Paesi Bassi e Belgio), detiene la presidenza di turno dell’Ue e ha messo in calendario per il 25 aprile un simposio scientifico dedicato al Nutriscore, un ultimo tentativo per cercare di rilanciare il tema.