Bruxelles – Con 47 voti a favore, 30 contrari e un’astensione la commissione Ambiente, sicurezza alimentare e salute pubblica (Envi) del Parlamento europeo ha confermato oggi (14 febbraio) l’accordo politico raggiunto con il Consiglio Ue sul regolamento per nuovi standard di emissioni di CO2 per i veicoli pesanti, come camion e autocarri. Atteso (presumibilmente) ad aprile l’ultimo passaggio in plenaria a Strasburgo.
✅@EP_Environment endorsed the deal reached with Council on strengthening CO₂ emission performance standards for new heavy-duty vehicles @BasEickhout
⬆️47 ⬇️30 ↔️1#EPlenary April I (tbc)Details: https://t.co/Ft9YWd6NUY
Provisional agreement: https://t.co/zZQwcstD3I
— ENVI Committee Press (@EP_Environment) February 14, 2024
L’intesa politica è stata raggiunta lo scorso 18 dicembre dai negoziatori del Parlamento europeo e del Consiglio e prevede nuovi autobus a emissioni zero dal 2035 (con una tappa intermedia del 90 per cento nel 2030) e una tabella di marcia per ridurre le emissioni medie dei nuovi camion del 45 per cento nel 2030, del 65 per cento nel 2035 e del 90 per cento nel 2040. Gli ambasciatori dei 27 Stati membri Ue hanno confermato venerdì scorso l’accordo, con l’astensione dell’Italia, della Slovacchia, della Polonia e della Repubblica ceca.
Generalmente il voto su un accordo politico già raggiunto dai negoziatori di Parlamento e Consiglio è solo un passaggio formale, ma questa volta ha rischiato di non esserlo. Nei giorni prima del voto in Coreper, la Germania ha minacciato di non sostenere l’intesa per ottenere da parte della Commissione europea il riconoscimento nel testo dei cosiddetti carburanti sintetici, efuels, che sono considerati climaticamente neutri perché vengono prodotti con elettricità rinnovabile e anidride carbonica catturata dall’atmosfera, dunque compensano la quantità di CO2 emessa. Il blocco è stato innescato dal partito liberale di governo tedesco Fdp e ha portato la presidenza belga ad aggiungere al testa un ‘considerando’ (ovvero, un recital non giuridicamente vincolante) che impegna la Commissione europea a valutare l’opportunità di una metodologia per la registrazione di veicoli commerciali pesanti che funzionano esclusivamente con carburanti neutri in termini di CO2, entro un anno dall’entrata in vigore del provvedimento.
Una storia già vista lo scorso anno sul regolamento sulle emissioni di CO2 delle nuove auto (che tra le altre cose prevede lo stop ai motori termici, diesel e benzina, dal 2035), su cui Berlino ha minacciato lo stesso veto ottenendo in cambio la rassicurazione di Bruxelles sui carburanti sintetici post 2035. L’accordo ha mantenuto gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dalla Commissione europea nella sua proposta, pari al 45% per il periodo 2030-2034, del 65 per cento per il 2035-2039 e del 90 per cento a partire dal 2040, applicandoli ai camion di grandi dimensioni con un peso superiore alle 7,5 tonnellate (compresi i veicoli professionali, come camion della spazzatura, ribaltabili o betoniere a partire dal 2035) e autobus. L’intesa prevede inoltre che la Commissione effettui una revisione dettagliata sull’efficacia e sull’impatto del regolamento entro il 2027. E in questa revisione valuterà, tra l’altro, l’estensione del campo di applicazione ai piccoli camion, il ruolo di una metodologia per i veicoli pesanti alimentati esclusivamente con registrazione carburanti a zero emissioni di CO2 e il ruolo di un fattore di correzione del carbonio nella transizione verso veicoli pesanti a emissioni zero.