Bruxelles – Bruxelles al lavoro per una stretta sul bisfenolo A, una sostanza chimica presente in molti prodotti di plastica e recipienti che può migrare, in piccole quantità, negli alimenti e bevande in essi contenute e rappresentare un rischio per la salute umana. La Commissione europea ha aperto fino all’8 marzo una consultazione pubblica per presentare entro l’anno una proposta di regolamento che imporrà il divieto di utilizzare il BPA nei materiali a contatto con gli alimenti, compresi la plastica e gli imballaggi rivestiti.
L’iniziativa – spiega la Commissione europea – arriva dopo che l’ultimo parere dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha indicato una preoccupazione per la salute umana. Il bisfenolo A (BPA) è una sostanza chimica usata prevalentemente in associazione con altre sostanze per produrre alcune plastiche e resine: è contenuto ad esempio nel policarbonato, un tipo di plastica trasparente e rigida utilizzata per produrre erogatori di acqua, contenitori da stoccaggio e bottiglie riutilizzabili per bevande.
La sostanza viene utilizzata anche per produrre resine epossidiche usate in pellicole e rivestimenti di lattine e in contenitori per bibite e alimenti. Periodicamente l’Efsa effettua una valutazione sulla sicurezza, l’ultima risalente ad aprile 2023 in cui ha ridotto notevolmente la soglia di assunzione giornaliera tollerabile stabilita nella sua precedente valutazione del 2015. Gli esperti dell’Efsa hanno quindi stabilito una soglia massima di 0,2 nanogrammi (0,2ng o 0,2 miliardesimi di grammo) per chilogrammo di peso corporeo al giorno (kg/pc/die), in sostituzione della precedente soglia temporanea di 4 microgrammi (4μg o 4 milionesimi di grammo) per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Circa 20mila volte inferiore a quella precedente. Già nel 2011, la Commissione europea ne ha vietato l’uso nei biberon per bambini.