Bruxelles – Buona, gustosa, appetitosa, e soprattutto a buon mercato. La pizza, nell’UE, costa di meno, per gioia del palato e del portafogli. I dati Eurostat diffusi oggi (9 febbraio) faranno ancora più contenti i consumatori di tutta Europa: l’indice di inflazione relativo a questo prodotto sinonimo di Italia e conosciuto in tutto il mondo si è ridotto, passando dal dal 15,9 per cento di dicembre 2022 al 5,9 per cento di dicembre 2023. Dopo il picco di febbraio 2023 (18,1 per cento), il costo di margherite, capricciose, marinare e quanto si può trovare e scegliere sul menù ha registrato un continuo e progressivo ribasso.
Il risultato di questo “rallentamento del tasso di inflazione del prezzo di pizze e quiche nel 2023 è che alla fine dello scorso anno andare al ristorante e acquistare per consumare a casa, tra amici o con il partner, è un risparmio. Lo speciale monitoraggio dell’istituto di statistica europeo mostra che uno dei piatti simboli del ‘made in Italy’, in Italia, è più abbordabile rispetto alla media dell’UE (4,3 per cento rispetto a 5,9 per cento di caro-prezzi) e di tanti altri Paesi dell’Unione europea. L’indice d’inflazione della pizza in Italia è il 13esimo nell’Ue.
Il ‘caro-pizza’ c’è però in Ungheria (+13,4 per cento), Lussemburgo (+11,3 per cento) e Lettonia (+10,6 per cento), Stati dove si registrano gli aumenti maggiori.