Bruxelles – Vaccinazioni gratuite o completamente rimborsate; immunizzazione contro i tumori prevenibili da vaccino integrata nei piani oncologici nazionali; un obiettivo per la vaccinazione del virus Hpv dei ragazzi. Sono solo alcune delle raccomandazioni che la Commissione europea ha trasmesso oggi (31 gennaio) agli Stati membri Ue per rafforzare i loro sforzi di prevenzione del cancro attraverso la vaccinazione, come parte del suo piano d’azione sul cancro.
Di raccomandazioni si tratta, quindi pezzi di legislazione che per gli Stati membri non sono vincolanti ma che di fatto possono essere utili ad armonizzare la normativa e guidare la loro azione politica. Questo perché la Commissione europea non ha competenze in materia sanitaria, nonostante in parte siano state rafforzate dopo la crisi del Covid-19.
“Ogni anno, nell’Ue, quasi 14mila vite vengono perse a causa del cancro al collo dell’utero e si registrano oltre 16mila nuove infezioni da epatite B“, stima la commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, secondo cui la proposta odierna è “una parte fondamentale del nostro lavoro di prevenzione nell’ambito del Piano europeo per la lotta contro il cancro, un pilastro fondamentale di una forte Unione Europea della Salute che protegge la salute dei nostri cittadini, in particolare dei giovani”.
La raccomandazione di oggi si concentra sull’aumento della diffusione di due vaccinazioni chiave che possono prevenire le infezioni virali che possono portare al cancro: quella contro il papillomavirus umano (HPV) – responsabile dell’insorgenza, tra gli altri, del tumore al collo dell’utero – e quella contro il virus dell’epatite B (HBV), oltre a migliorare il monitoraggio dei tassi di copertura. Oggi molti Stati membri sono ben al di sotto della quota del 50 per cento di copertura vaccinale contro l’HPV per le ragazze, con dati limitati disponibili per i ragazzi e i giovani adulti, e c’è una significativa mancanza di dati sui tassi di vaccinazione contro l’HBV.
La Commissione raccomanda, ad esempio, di vaccinare gratuitamente o rimborsare l’intero prezzo del vaccino e assicurarsi che la vaccinazione sia facilmente accessibile, in particolare ai gruppi target e alle popolazioni vulnerabili o ad alto rischio. Consiglia ancora di rafforzare gli sforzi di comunicazione, in particolare evidenziando i benefici della vaccinazione ai genitori, ai giovani e ai gruppi target e affrontando la disinformazione, e si propone di fornire un modello per le campagne di comunicazione, adattabile alle esigenze nazionali e che tenga conto delle specificità nazionali, per contribuire a sensibilizzare sull’importanza di queste vaccinazioni.
We all know someone that has been affected by cancer, one way or another.
40% of all cancer cases are preventable. With today’s proposal on vaccine-preventable cancers, we are helping EU countries to save lives. #EUCancerPlan pic.twitter.com/RdsVQfSoTn
— Wopke Hoekstra (@WBHoekstra) January 31, 2024
Bruxelles propone inoltre di fissare un obiettivo concreto per la vaccinazione contro l’HPV per i ragazzi e per quanto riguarda l’HBV di rafforzare gli sforzi nazionali per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Organizzazione mondiale della Sanità per il 2030: 95 per cento di copertura vaccinale (3a dose) della vaccinazione infantile contro l’HBV; 95 per cento delle donne in gravidanza sottoposte a screening per l’epatite B; 95 per cento dei neonati che hanno ricevuto tempestivamente (entro 24 ore dalla nascita) la vaccinazione anti-HBV alla nascita, anche rafforzando i sistemi di monitoraggio dei progressi verso questi obiettivi e avvalendosi del supporto disponibile del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).