- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 20 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica Estera » Il 28esimo membro entro il 2028. L’obiettivo del Montenegro per l’adesione all’Unione Europea

    Il 28esimo membro entro il 2028. L’obiettivo del Montenegro per l’adesione all’Unione Europea

    All'ultima riunione della Conferenza di adesione Ue-Montenegro il neo-premier Milojko Spajić ha ricordato che "l'Unione è già pronta" ad accogliere un nuovo Paese, dopo l'uscita del Regno Unito. Chiusi 3 capitoli su 33 (sono tutti aperti), ma qualsiasi altro avanzamento dipende dai progressi su 23 e 24 sullo Stato di diritto

    Federico Baccini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@federicobaccini" target="_blank">@federicobaccini</a> di Federico Baccini @federicobaccini
    30 Gennaio 2024
    in Politica Estera
    Milojko Spajić Hadja Lahbib Montenegro

    Bruxelles – L’obiettivo è fissato e, dopo anni di instabilità politico-istituzionale e stagnazione sulla strada verso l’Unione Europea, per il Montenegro si è invertita di nuovo la barra per portare a casa un risultato auspicato da oltre 15 anni. “Il nostro storico e le nostre azioni nei prossimi mesi e anni metteranno sul tavolo delle decisioni se il Montenegro è pronto per diventare il 28esimo Paese membro entro il 2028, o se saremo parte di un processo più largo che arriverà più tardi”, ha messo in chiaro il neo-primo ministro montenegrino, Milojko Spajić, parlando con i giornalisti al termine della 15esima riunione della Conferenza di adesione Ue-Montenegro a Bruxelles ieri sera (29 gennaio).

    Milojko Spajić Montenegro
    Il primo ministro del Montenegro, Milojko Spajić (29 gennaio 2024)

    Rispondendo alle domande sulla necessità di riforme a Podgorica e contestualmente di riforme interne all’Unione, Spajić ha voluto ricordare che “in teoria l’Ue è già pronta per 28 membri, non c’è bisogno di cambiare i Trattati“, con implicito riferimento all’addio del Regno Unito dopo la Brexit nel 2020. Ma per il Paese partner più avanzato sul cammino verso l’Ue tra tutti i 10 in corsa non c’è alcun rimpallo di responsabilità con Bruxelles: “Siamo noi che dobbiamo rispettare le promesse ed essere un partner affidabile, se lo faremo, sono ottimista”. Con il nuovo governo europeista insediatosi il 31 ottobre dello scorso anno anche a Bruxelles si respira ottimismo per i progressi che Podgorica può mettere in campo nel breve periodo, anche considerata la fine del lungo iter di nomina dei giudici della Corte Costituzionale che ha reso tesissimi i rapporti tra le forze politiche nel Paese balcanico tra fine 2022 e metà 2023. A proposito dell’obiettivo al 2028, la ministra degli Affari esteri del Belgio e presidente di turno del Consiglio dell’Ue, Hadja Lahbib, ha spiegato che “è molto ambizioso e lo supportiamo“, anche se l’allargamento Ue “rimane un processo basato sui criteri di Copenaghen e sul merito, vedo che c’è una forte volontà e sono sicura conquisterete altri progressi nel futuro prossimo”.

    Cluster Capitoli Negoziati Adesione Allargamento UeAlla Conferenza di adesione Ue-Montenegro di ieri è stato fatto il punto sull’iter di avvicinamento del Paese verso l’adesione, i cui negoziati vedono tutti i 33 capitoli aperti e solo 3 chiusi provvisoriamente: il 25 su scienza e ricerca, il 26 su istruzione e cultura e il 30 su rilevazioni esterne. Come si legge nell’ultimo report specifico sul Montenegro contenuto nel Pacchetto Allargamento 2023, i progressi sui parametri intermedi fissati nei capitoli 23 e 24 sullo Stato di diritto (‘giudiziario e diritti fondamentali’ e ‘giustizia, libertà e sicurezza’) “saranno fondamentali per ottenere ulteriori progressi” nei negoziati in generale. In altre parole, “non saranno chiusi provvisoriamente altri capitoli prima del raggiungimento di questa pietra miliare“. Anche il commissario per la Politica di vicinato e l’allargamento, Olivér Várhelyi, ha ricordato che “i prossimi passi sono chiari, Podgorica sa cosa bisogna fare”, in particolare nell’area dei media con il “rafforzamento del Consiglio nazionale dei media”, dell’indipendenza dei giudici e della lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata “non solo con la legislazione, ma anche con uno storico su casi di alto livello”, ha sottolineato il membro del gabinetto von der Leyen. Lo stesso premier Spajić ha voluto mettere in chiaro che “abbiamo molto da lavorare sulla legislazione pendente, ma sono sicuro che questo approccio darà risultati”.

    Negoziati Adesione Allargamento Ue 2023

    La ricerca di nuova stabilità in Montenegro

    Ursula von der Leyen Jakov Milatović Montenegro
    Da sinistra: la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Montenegro, Jakov Milatović, a Podgorica (31 ottobre 2023)

    Il 2023 è stato l’anno in cui si è chiusa in Montenegro una crisi non solo istituzionale ma anche politica. Dal febbraio dello scorso anno è stato un succedersi di trionfi per il nuovo movimento europeista Europe Now, fondato e guidato da quelli che ora sono il primo ministro e il presidente del Montenegro – rispettivamente Spajić e Jakov Milatović – vincitori dalla doppia tornata elettorale in poco più di due mesi: il ballottaggio delle presidenziali del 2 aprile e le elezioni per il rinnovo del Parlamento dell’11 giugno. Il neo-premier Spajić – eletto nel giorno della visita a Podgorica della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen – e il neo-presidente Milatović erano rispettivamente ministro delle Finanze e dell’Economia e dello Sviluppo economico nella grande coalizione anti-Đukanović (padre-padrone del Paese balcanico per 32 anni) guidata dal 4 dicembre 2020 al 28 aprile 2022 da Krivokapić. Durante l’anno e mezzo di governo i due hanno presentato un programma di riforme economiche intitolato proprio ‘Europe Now’, che comprendeva misure come il taglio dei contributi sanitari e l’aumento del salario minimo a 450 euro. I due tecnocrati hanno annunciato la volontà di fondare un nuovo partito di centro-destra liberale, anti-corruzione ed europeista dopo la caduta del governo Krivokapić nel febbraio 2022 – poi effettivamente fondato il 26 giugno – anticipando l’intenzione di collaborare con altre formazioni civiche e di centro in vista delle elezioni del 2023.

    Ursula von der Leyen Milojko Spajić Montenegro
    Da sinistra: la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il primo ministro del Montenegro, Milojko Spajić, a Podgorica (31 ottobre 2023)

    La nomina di Spajić e Milatović (i più giovani mai eletti alle due cariche istituzionali del Paese, entrambi all’età di 36 anni) ha messo fine a una fase di turbolenza per il Montenegro iniziata con le elezioni del 30 agosto 2020. In quell’occasione sono cambiati gli equilibri politici dopo 30 anni ininterrotti al potere per il Dps di Đukanović (sempre al governo o alla presidenza del Paese dal 1991). A guidare l’esecutivo per poco più di un anno è stata una coalizione formata dai filo-serbi di ‘Per il futuro del Montenegro’ (dell’allora premier Zdravko Krivokapić), dai moderati di ‘La pace è la nostra nazione’ (guidata da Montenegro Democratico) e dalla piattaforma civica ‘Nero su bianco’ dominata dal Movimento Civico Azione Riformista Unita (Ura) di Dritan Abazović. Il 4 febbraio 2022 era stata proprio ‘Nero su bianco’ a sfiduciare il governo Krivokapić, appoggiando una mozione dell’opposizione e dando il via all’esecutivo di minoranza di Abazović.

    Lo stesso governo Abazović è però crollato il 19 agosto (il più breve della storia del Paese) con la mozione di sfiducia dei nuovi alleati del Dps di Đukanović, a causa del cosiddetto ‘accordo fondamentale’ con la Chiesa ortodossa serba. L’intesa per regolare i rapporti reciproci – con il riconoscimento della presenza e della continuità della Chiesa ortodossa serba in Montenegro dal 1219 – è stata appoggiata dai partiti filo-serbi, mentre tutti gli altri l’hanno rigettata, perché considerata un’ingerenza di Belgrado nel Paese e un ostacolo per la strada verso l’adesione all’Ue. Nel pieno della crisi istituzionale emersa dalla seconda metà dell’anno e dopo il rifiuto a nominare un nuovo primo ministro, lo scorso 16 marzo l’ex-presidente Đukanović ha sciolto il Parlamento e ha indetto nuove elezioni anticipate per l’11 giugno, non sapendo che di lì a poche settimane avrebbe perso le elezioni presidenziali prima, e le nazionali poi.


    Trovi ulteriori approfondimenti sulla regione balcanica nella newsletter BarBalcani ospitata da Eunews

    Tags: adesione ue montenegroallargamento UeEurope NowMilojko SpajićmontenegroOlivér Várhelyi

    Ti potrebbe piacere anche

    Montenegro UE
    Politica Estera

    Il Montenegro ha completato l’iter di nomina dei giudici della Corte Costituzionale. “Ottime notizie” per la strada verso l’Ue

    24 Novembre 2023
    Ursula von der Leyen Milojko Spajić Montenegro
    Politica Estera

    Il Montenegro elegge il nuovo governo europeista nel giorno della visita di von der Leyen a Podgorica

    31 Ottobre 2023
    Montenegro Elezioni
    Politica Estera

    L’all-in degli europeisti di Europe Now in Montenegro. Dopo il presidente della Repubblica, il primo posto in Parlamento

    12 Giugno 2023
    Montenegro Ue
    Politica Estera

    L’Ue accoglie la nomina di 3 giudici della Corte Costituzionale del Montenegro: “Riforme per avanzare sul percorso europeo”

    27 Febbraio 2023

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Raffaele Fitto pac pnrr

    Von der Leyen lavora a un “fondo unico” per Pac e Coesione. Gli agricoltori si ribellano

    di Giulia Torbidoni
    20 Maggio 2025

    Il prossimo bilancio "sarà costruito su una nuova struttura: sarà incentrato su 'partenariati nazionali e regionali per investimenti e riforme'"...

    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (sinistra), con il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa [Bruxelles, 20 maggio 2025. Foto: Quirinale]

    Mattarella: “Integrazione europea un’avventura straordinaria”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    20 Maggio 2025

    Il presidente della Repubblica ricorda la grandezza dell'Europa e l'importanza per l'Italia di farvi parte. L'incontro con Fitto, e il...

    kallas israele

    L’Ue ha aperto alla revisione dell’accordo di associazione con Israele. Ma saltano le sanzioni ai coloni

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    20 Maggio 2025

    Una "forte maggioranza" di Paesi membri a favore di una verifica del rispetto dei diritti umani previsto all'articolo 2 dell'Accordo...

    Alexander Dobrindt

    In Germania è esplosa la violenza politica

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    20 Maggio 2025

    Le statistiche pubblicate dal governo di Berlino parlano di un aumento sostanziale dei reati politicamente motivati nel corso del 2024,...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione