Bruxelles – Bandiere, libri, accessori, persino giocattoli. Tutto rigorosamente a tema. Nostalgico, troppo nostalgico. Ma in Spagna c’è chi promuove l’apologia del franchismo con tanto di negozio. Si chiama “Tienda Falangista”, negozio della falange, appunto, il movimento di ispirazione fascista fondato da José Antonio Primo de Rivera nel 1933 e che nel 1939 divenne il partito di Francisco Franco. Una bottega on-line finanziata con i soldi dell’Unione europea per la transizione digitale, e per cui la Commissione europea sembra poter fare poco.
A sollevare il caso è Idoia Villanueva Ruiz, europarlamentare di Podemos (la Sinistra), che chiede lumi su come le risorse messe a disposizione attraverso il meccanismo per la ripresa e il recovery fund, che finanziano i piani nazionali per la ripresa (Pnrr), vengono effettivamente spese.
“Volontari romeni della Waffen-SS”, “Razza di vichingi” sulla divisione SS Viking sono titoli che si possono trovare nella sezione libri del portale on-line. E poi Playmobil falangisti per bambini con il braccio teso. Il campionario della vergogna, per la sinistra spagnola, e avallato dal governo Sanchez, che però dalla stessa Commissione europea che poche settimane fa, nell’Aula del Parlamento europeo, condannava ogni forma di fascismo e le commemorazioni di Acca Larentia, ottiene poco e niente.
“Il regolamento sul Fondo per la ripresa non contiene disposizioni che consentono alla Commissione di escludere entità dai regimi nazionali“, riconosce Paolo Gentiloni. Il commissario per l’Economia, in sostanza, ricorda che la competenza dell’uso corretto dei fondi ricade nelle competenze nazionali, ed è dunque il governo di Madrid a dover intervenire. “La Spagna è esclusivamente responsabile della selezione dei destinatari dei finanziamenti nell’ambito di tale investimento” sulla digitalizzazione, e non può essere Bruxelles a modificare bandi nazionali.
Con 80 miliardi di garanzie e 83 miliardi di prestiti e un totale di 163 miliardi di euro la Spagna è insieme all’Italia uno dei principali beneficiari del piano UE per la ripresa economica post-pandemica. In questo mare di soldi la strategia spagnola “comprende un investimento in un ‘kit di strumenti digitali’ che fa parte di un investimento più ampio sulla digitalizzazione e l’innovazione”, sottolinea Gentiloni. Si tratta di Kit Digital, in cui ricade Tienda Falangista, sostenuto dal governo del socialista Pedro Sanchez come recita la descrizione che si trova sul portale.
Possibili azioni future contro il governo centrale potrebbero comunque essere previste, visto che la Commissione dispone di “una propria strategia di verifiche e controllo con solidi pesi e contrappesi, comprese le verifiche dei sistemi di controllo nazionali”. La Commissione farà le pulci a Madrid, dopo che il Parlamento ha messo la pulce nell’orecchio alla Commissione.