Bruxelles – Blocco totale di Bruxelles “nei prossimi giorni” per protestare contro l’aumento delle tasse e politiche comunitarie stringenti. La Federazione dei giovani agricoltori del Belgio (FJA), come riporta il quotidiano belga Le Soir, sarebbe determinata a bloccare nei prossimi giorni con una protesta una capitale belga in cui da mercoledì sera i capi di stato e governo si incontreranno in una cena informale alla vigilia del Vertice europeo straordinario dedicato al bilancio.
E proprio sul tavolo del Consiglio europeo di giovedì finiranno le istante degli agricoltori europei, portate dal presidente francese Emmanuel Macron che terrà un colloquio con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. A riferirlo nel pomeriggio di oggi (29 gennaio) l’Eliseo, precisando che il colloquio si svolgerà a margine del Vertice straordinario e si concentrerà in particolare sull’accordo commerciale in fase di negoziazione tra l’Ue e il Mercosur, sui terreni a riposo imposti agli agricoltori e sull’arrivo dei prodotti ucraini nell’Unione, ha affermato la presidenza francese.
Il capo dello Stato francese avrà anche l’opportunità di discuterne “in diverse forme con tutti i suoi colleghi”, ha aggiunto il comunicato, senza ulteriori precisazioni, ma lasciando intendere che il tema anche se indirettamente finirà in discussione a margine del Consiglio europeo. “Il presidente è intervenuto a più riprese per manifestare al presidente della Commissione europea la sua netta opposizione alla conclusione dell’accordo (Mercosur allo stato attuale, ndr)”, ha sottolineato l’Eliseo.
Prima Germania, poi Francia, Belgio e Italia. Le proteste degli agricoltori di Bruxelles arrivano in un momento in cui i loro colleghi e le associazioni di categoria stanno protestando da diversi giorni in vari Paesi europei, a pochi mesi dalle elezioni europee e denunciando le difficoltà economiche legate a un aumento delle tasse e all’attuazione di politiche ambientale da parte dell’Ue.
Gli agricoltori francesi hanno continuato nella giornata di oggi a paralizzare con i trattori il traffico e le strade che portano a Parigi, pur dopo aver ottenuto venerdì scorso l’annuncio del neo premier Gabriel Attal di alcune misure per andare incontro alle loro richieste, oltre alla promessa di portare la questione direttamente a Bruxelles. Attal ha confermato che Macron a colloquio con von der Leyen solleverà in particolare la questione della deroga di alcune disposizioni della Pac sulle aree non produttive: una deroga all’obbligo previsto per gli Stati di destinare il 4 per cento delle aree a zone non coltivate che sono state concesse con urgenza per il 2022 e poi per il 2023, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.
Una deroga che la Commissione per ora non era intenzionata a prorogare ancora ma su cui potrebbe cambiare idea, anche se questo vuol dire rimettere mano al regolamento sui piani strategici della Pac e avviare i negoziati con il Parlamento europeo. Altro nodo sentito dagli agricoltori francesi è l’accordo di libero scambio tra Ue e blocco Mercosur, che la Commissione europea si è detta decisa a concludere entro l’estate, e con tutti gli accordi di libero scambio commerciale con Paesi terzi. Venerdì Attal ha dichiarato che la Francia “rifiuterà i trattati che sono la legge della giungla per gli agricoltori”. Attualmente sono in corso diversi negoziati.
Quanto alle proteste che rischiano di paralizzare il Vertice europeo, il premier belga Alexander De Croo cerca di anticiparne le mosse e riceverà domani pomeriggio i rappresentanti delle associazioni di agricoltori, secondo quanto comunicato dal suo gabinetto, insieme al ministro federale dell’Agricoltura, David Clarinval. La mobilitazione del settore sta già causando disagi alla rete stradale nel sud del Paese, in particolare all’ingresso di Bruxelles, secondo quanto riferito dalla polizia stradale federale nella prima mattinata di lunedì.