Bruxelles – Ricucire lo strappo con gli agricoltori europei e farlo prima delle elezioni. Ursula von der Leyen ha lanciato oggi (25 gennaio) da Palazzo Berlaymont a Bruxelles il Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura europea, un’occasione di confronto tra agricoltori, cooperative, imprese agricole e organizzazioni non governative e rappresentanti della società civile per mettere a punto una “visione comune” per l’agroalimentare europeo.
“Tutti noi percepiamo una crescente divisione e polarizzazione quando si tratta di temi legati all’agricoltura. Ritengo che solo il dialogo possa superare questa polarizzazione, spesso molto accentuata”, ha spiegato in apertura la presidente della Commissione europea, che aveva annunciato l’iniziativa durante il suo Discorso sullo stato dell’Unione a settembre. Nell’idea della Commissione, il dialogo – a cui prendono parte una trentina di organizzazioni di settore – servirà a mettere a fuoco sfide e opportunità per la filiera, a partire dal reddito.
What agri-food in Europe needs is a long-term perspective.
A predictable way forward.
Today, we’re launching our strategic dialogue on the future of agriculture.
The time has come to find a new consensus ↓ https://t.co/EeDUmHljI0
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) January 25, 2024
Gli agricoltori meritano “una giusta remunerazione” per il loro lavoro. “Il nostro obiettivo è sostenere i vostri mezzi di sussistenza e garantire la sicurezza alimentare in Europa”, ha detto von der Leyen, ricordando ancora che “il vostro compito è di cruciale importanza. È grazie all’agricoltura europea – alle donne e agli uomini che lavorano la terra – che l’Europa ha gli alimenti più sani e di qualità del mondo. I nostri agricoltori lavorano quotidianamente in un mercato globale molto competitivo e voi siete spesso la parte più vulnerabile della catena del valore”. Ne ha poi riconosciuto il ruolo essenziale per superare “anni molto difficili”, tra pandemia, crisi energetica e una crisi alimentare globale.
Il dibattito è partito oggi e si concluderà quest’estate, con incontri ogni 4-6 settimane e un portale per raccogliere i contributi. Forme e modalità saranno stabilite nei prossimi giorni. I primi risultati dovrebbero arrivare entro l’estate, quindi dopo le elezioni europee (6-9 giugno) e in tempo per l’avvio del nuovo ciclo istituzionale.
A guidare il confronto sarà Peter Strohschneider, indicato per la “lunga e riconosciuta esperienza professionale”, in particolare come presidente della ‘commissione per il futuro dell’agricoltura’ (Zukunftskommission Landwirtschaft, ZKL) del governo federale tedesco. Il Dialogo era stato annunciato da von der Leyen a settembre nel suo discorso sullo stato dell’Unione, quando la leader tedesca ha dichiarato l’intenzione di avviare una nuova fase del Green Deal, spostandone il baricentro dall’ambiente alle industrie e agricoltori. Come ribadito oggi da von der Leyen, un tentativo di contrastare la crescente polarizzazione nel dibattito sulla politica agricola e gli obiettivi del Green Deal.
Pilastro cardine della Commissione europea a guida Ursula von der Leyen, nell’ultimo anno il Green Deal ha attirato critiche e alimentato malumori nel tessuto sociale, imprenditoriale e agricolo a cui Bruxelles ha imposto obiettivi ambiziosi (ma necessari) nello sforzo di azzerare le emissioni di gas serra entro metà secolo. Pioggia di critiche e rallentamento di alcuni file legislativi, in particolare proprio quelli agricoli della Farm to Fork, che hanno costretto von der Leyen a ripensare la sua agenda verde, parlando con chiarezza di una nuova fase che strizzi l’occhio al mondo dell’industria, sancita di fatto dall’uscita di scena dell’olandese Frans Timmermans e alla nomina del vicepresidente Maros Sefcovic alla guida del Patto green. Il dialogo sul futuro agricolo dell’Ue prende forma a Bruxelles mentre nel resto dell’Europa non si placano le proteste degli agricoltori in difficoltà tra Francia, Polonia e Germania, contro le politiche ambientali dell’Ue.