Bruxelles – La cessione di Ita a Lufthansa può attendere. La Commissione ha dubbi sulla compatibilità con il funzionamento del mercato unico e della concorrenza, e quindi avvia un’analisi approfondita della proposta di fusione notificata il 30 novembre 2023. “Intendiamo valutare più nel dettaglio l’operazione“, taglia corto Margrethe Vestager, commissaria per la Concorrenza. Si vuole essere certi, spieghi, che un eventuale via libera “non riduca la concorrenza nel settore del traffico a corto e a lungo raggio e non comporti un aumento dei prezzi, una minore disponibilità o una qualità inferiore dei servizi di trasporto aereo di passeggeri da e verso l’Italia”.
Da una prima valutazione c’è il dubbio che una fusione tra Ita e Lufthansa possa “ridurre la concorrenza sulle rotte a corto raggio che collegano l’Italia con i paesi dell’Europa centrale”. Soprattutto su alcune tratte di questo tipo le due compagnie aeree sono al momento concorrenti diretti per i collegamenti senza scalo, con una concorrenza limitata da parte di altre compagnie aeree, soprattutto vettori low cost, come Ryanair. L’unionee Ita-Lufthansa potrebbe voler dire anche unione delle quote di mercato, riducendo troppo la partecipazione di altri operatori e influendo sui prezzi finali.
Per le rotte a lungo raggio le verifiche del caso riguardano le tratte inter-continentali tra Italia e l’America settentrionale. Qui i servizi di Vestager devono stabilire se i partner di Ita e Lufthansa nella joint-venture con United Airlines e Air Canada debbano essere trattate come attività di un’unica entità.
Si intravede inoltre il rischio di un monopolio allo scalo milanese di Linate. L’acquisizione di Ita da parte di Lufthansa “potrebbe dar luogo a una posizione dominante di ITA nell’aeroporto lombardo o rafforzarla”, rendendo più difficile per i concorrenti fornire servizi di trasporto aereo di passeggeri da e verso Milano Linate.
I nodi da sciogliere non sono pochi. La Commissione ha a disposizione 90 giorno lavorativi per decidere se bocciare definitivamente la proposta di operazione, avallarla e dare quindi il via libera oppure permetterla a determinate condizioni, quali ad esempio la cessione di slot, le fasce orarie di decollo e atterraggio. Il termine ultimo per sciogliere dubbi e riserve è il 6 giugno, giorno di elezioni europee.