Bruxelles – Nel mondo lacerato da ferite sempre più profonde e nuove tensioni, aumentano le persone che fuggono dal proprio Paese e cercano accoglienza in Europa. Sono quasi 115 mila i richiedenti asilo che hanno presentato domanda di protezione internazionale nei Paesi Ue nell’ottobre 2023, in aumento del 17 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Per la precisione – secondo i dati mensili pubblicati oggi (22 gennaio) da Eurostat – i richiedenti asilo alla prima domanda sono stati 114.830, contro i 97.980 dell’ottobre 2022. Ci sono stati anche 6.225 richiedenti successivi , il che rappresenta un calo del 2 per cento rispetto a un anno fa.
Costante invece la nazionalità maggiormente registrata: come nei mesi precedenti, anche nell’ottobre 2023 i siriani hanno continuato a costituire il gruppo più numeroso di richiedenti asilo – 24 330 richiedenti alla prima domanda-. Seguono i turchi (15.630), gli afghani (9.900), i venezuelani (5.070) e i colombiani (4.835).
Rispetto a ottobre 2022 sono aumentate di oltre il 100 per cento le richieste d’asilo dai territori palestinesi, da 640 a 1345. A inizio gennaio, la Corte di Giustizia dell’Ue ha emesso un parere secondo cui gli apolidi palestinesi che richiedono lo status di rifugiato nei Paesi dell’Ue – a cui fino ad ora veniva quasi sempre negata la protezione internazionale perché già sotto la tutela dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (Unrwa) – possono ora affermare che la protezione dell’Unrwa è “cessata”, alla luce delle condizioni di vita nella Striscia di Gaza.
Analogamente ai mesi precedenti, nell’ottobre 2023, Germania (34.000), Italia (14.950), Francia (14.900) e Spagna (12.505) hanno continuato a ricevere il maggior numero di richiedenti asilo alla prima domanda, rappresentando il 66 per cento di tutti i richiedenti asilo alla prima domanda nei Paesi Ue. Rispetto alla popolazione di ciascun Paese dell’Ue, il tasso più elevato di richiedenti registrati alla prima domanda nell’ottobre 2023 è stato registrato a Cipro (1.188 per milione di persone), Austria (1.050) e Grecia (959). Il tasso più basso è stato invece osservato in Ungheria (0,3).