Bruxelles – Sono le ultime curve della corsa per l’assegnazione della sede dell’Autorità europea antiriciclaggio e le speranze dell’Italia – seppur ancora non tramontate – stanno diventando sempre più flebili. Quando mancano 15 giorni alle audizioni pubbliche a Bruxelles per le nove città candidate a ospitare la sede del nuovo organismo Ue per coordinare la lotta al finanziamento del terrorismo, fonti italiane avvertono che la candidatura di Roma non è ritenuta particolarmente forte di fronte ad altre città in lizza come Francoforte, Bruxelles e Vienna.
“Come richiesto dai co-legislatori, abbiamo preparato una valutazione fattuale di tutte e nove le domande, che è stata presentata al Parlamento e al Consiglio il 10 gennaio”, fanno sapere a Eunews dall’esecutivo comunitario a proposito del processo di selezione della futura sede dell’Autorità europea per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Il prossimo passo atteso a livello istituzionale – dopo il punto procedurale in agenda previsto alla riunione di giovedì (18 gennaio) dei rappresentanti permanenti dei Ventisette – è proprio quello delle audizioni pubbliche per tutti i richiedenti pianificate dal Parlamento e dal Consiglio dell’Ue per il 30 gennaio. Nelle prossime due settimane il governo italiano dovrà provare a giocarsi tutte le ultime carte rimaste in mano, dal momento in cui a oggi la candidatura di Roma non sembra essere quella con più probabilità di riuscita.
Eppure – secondo quanto emerge dalla valutazione della Commissione Ue – Roma avrebbe il potenziale per ospitare la sede dell’Autorità europea antiriciclaggio. L’esecutivo comunitario ha dato un giudizio positivo alle questioni relative al fatto che l’Autorità possa “svolgere appieno i propri compiti e poteri”, in caso di scelta della capitale italiana, così come di “assumere personale altamente qualificato e specializzato”, di “offrire adeguate opportunità di formazione per le attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo” e di “consentire una stretta collaborazione con le istituzioni, gli organi e le agenzie dell’Unione Europea”. Secondo la proposta dell’Italia, sono due gli edifici in cui si potrebbe insediare l’Autorità europea antiriciclaggio a Roma, entrambi nel quartiere Eur: uno è nel complesso Torri Eur (in viale America), il secondo è invece in via Benedetto Croce.
L’assegnazione della sede della nuova Autorità prevede il soddisfacimento di cinque criteri principali: data di operatività dopo l’entrata in vigore del Regolamento, accessibilità del luogo, esistenza di adeguate strutture educative per i figli dei dipendenti, accesso adeguato al mercato del lavoro, alla sicurezza sociale e all’assistenza medica sia per i figli che per i coniugi, ed equilibrio geografico. A proposito di questo ultimo criterio, l’Italia ospita attualmente due agenzie decentrate, ovvero la Fondazione europea per la formazione professionale (Etf) a Torino e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) a Parma. Oltre a Roma, le altre città in lizza per ospitare la sede dell’Autorità europea antiriciclaggio sono Vienna, Bruxelles, Parigi, Francoforte, Dublino, Riga, Vilnius e Madrid.