- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 31 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Economia » Slitta a data da destinarsi l’annunciato piano europeo per le pompe di calore

    Slitta a data da destinarsi l’annunciato piano europeo per le pompe di calore

    Per promuovere la diffusione di pompe di calore come sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento più efficienti e nell'ottica di dire addio alle caldaie alimentate dai combustibili fossili. Il piano era previsto a fine anno, ma precisa a Eunews che in “questa fase non possiamo fornire una data precisa per la presentazione" dell'iniziativa

    Fabiana Luca</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@fabiana_luca" target="_blank">@fabiana_luca</a> di Fabiana Luca @fabiana_luca
    15 Gennaio 2024
    in Economia
    pompe di calore

    ©Adobestock/nikomsolftwaer

    Bruxelles – Slitta a data da destinarsi il piano d’azione dell’Ue per le pompe di calore. “Sono in corso i lavori preparatori su un piano d’azione per le pompe di calore e si è svolto un intenso coinvolgimento delle parti interessate per tutto il 2023”, conferma a Eunews un portavoce della Commissione europea, precisando però che in “questa fase non possiamo fornire una data precisa per la presentazione del piano d’azione”. Con una legislatura agli sgoccioli è sempre più probabile dunque che il piano slitti direttamente alla prossima Commissione europea.

    Ad aprile 2023 l’Esecutivo a guida Ursula von der Leyen ha aperto una consultazione pubblica per annunciare l’intenzione di presentare entro la fine dell’anno il piano per accelerare l’introduzione di pompe di calore a livello europeo. A novembre, la commissaria europea per l’energia, Kadri Simson, aveva poi lasciato intendere che il piano non sarebbe arrivato prima del 2024 e soprattutto prima di un accordo tra i co-legislatori sulla nuova direttiva case green. L’accordo sulla nuova direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia è stato raggiunto lo scorso 7 dicembre, ma nonostante questo Bruxelles non sembra avere fretta.

    Il portavoce ha precisato ancora che la “Commissione resta pienamente impegnata nella diffusione di soluzioni efficienti dal punto di vista energetico e rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento e nella decarbonizzazione del riscaldamento, anche affrontando gli ostacoli incontrati dalle pompe di calore”. A detta della Commissione europea il quadro energetico aggiornato dell’Ue, in particolare le revisioni recentemente hanno adottato la direttiva sulle energie rinnovabili e della direttiva sull’efficienza energetica, e l’accordo provvisorio sulla direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, “forniscono segnali politici forti per soluzioni di riscaldamento pulite, compresi il teleriscaldamento e il teleraffrescamento efficiente e intraprendere la strada alla graduale eliminazione delle caldaie alimentate da combustibili fossili”.

    Un piano e quattro pilastri

    Secondo le indicazioni finora fornite dalla Commissione europea, saranno in tutto quattro i pilastri del piano che assumerà la forma di una comunicazione: dare vita a una partnership tra la Commissione, i Paesi dell’Ue e il settore industriale (compresa la ricerca e innovazione) che potrebbe tradursi in una piattaforma, un acceleratore o, ancora, un partenariato dedicato alle pompe di calore; un’alleanza dedicata alle competenze nel settore; un nuovo quadro normativo per dare un “segnale politico forte” al mercato; e poi accessibilità dei finanziamenti, per individuare le possibilità di finanziamento per la diffusione delle pompe di calore individuali e per le reti di riscaldamento alimentate da grandi pompe di calore nell’ambito di strategie di riscaldamento e raffrescamento a livello locale e regionale.

    Il piano per la diffusione su larga scala delle pompe di calore è pensato anche nell’ottica di eliminare gradualmente le caldaie entro il 2029, come previsto dalle nuove norme sull’ecodesign (progettazione ecocompatibile). L’obiettivo del piano d’azione sarà quello di accelerare i progressi nella decarbonizzazione del sistema energetico, creare le condizioni per il passaggio a sistemi di riscaldamento e raffrescamento rinnovabili negli edifici, nell’industria e nelle reti; ma anche sostenere la competitività dell’industria dell’energia pulita dell’Ue.

    In audizione all’Europarlamento a inizio marzo, la commissaria Simson aveva dichiarato di voler sfruttare a pieno tutto il potenziale del biometano e delle pompe di calore, promettendo un’iniziativa pratica per promuovere la produzione di biometano entro la fine dell’anno e una strategia dedicata alle pompe di calore, in linea con gli obiettivi del piano ‘REPowerEu’, presentato a maggio di un anno fa per affrancare l’Ue dalla dipendenza dai combustibili fossili russi.

    Bruxelles stima che circa il 50 per cento di tutta l’energia consumata oggi nell’Ue sia usata per il riscaldamento e il raffrescamento, e oltre il 70 per cento del riscaldamento e del raffrescamento si basi ancora sui combustibili fossili, soprattutto sul gas naturale. Nel settore residenziale circa l’80 per cento del consumo finale di energia è usato per riscaldare gli ambienti e l’acqua. Ma presto sarà impossibile migliorare ancora l’efficienza energetica degli apparecchi di riscaldamento dell’ambiente e degli scaldacqua a combustione e dunque per ridurre ulteriormente l’energia impiegata per riscaldare gli ambienti e l’acqua sarà necessario ricorrere a tecnologie nuove e più efficienti, come le pompe di calore, che sono anche tecnologie energetiche rinnovabili.

    Attraverso il piano ‘REPowerEU’ – varato a maggio 2022 per affrancare l’Ue dalla dipendenza dai combustibili fossili russi – l’esecutivo comunitario ha promosso una più rapida diffusione delle pompe di calore individuali negli edifici e delle pompe di calore su vasta scala nelle reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Questo si traduce nell’obiettivo di installare almeno 10 milioni di nuove pompe di calore entro il 2027. Inoltre, con l’eliminazione graduale delle caldaie individuali entro il 2029 nell’ambito delle nuove regole sulla progettazione ecocompatibile, si prevede che entro il 2030 saranno installate almeno 30 milioni di pompe di calore in più rispetto al 2020, la maggior parte delle quali idroniche (comprese quelle ibride), ovvero quelle che sfruttano il meccanismo aria-acqua e dunque l’energia naturale che è contenuta nell’aria.

    Tags: energiapompe di caloreunione europea

    Ti potrebbe piacere anche

    price cap
    Economia

    Dal price cap per il gas ai permessi accelerati per le rinnovabili, la proroga delle misure di emergenza al vaglio Ue

    18 Dicembre 2023
    tecnologie zero
    Economia

    Dieci tecnologie strategiche per lo zero netto. Gli Stati Ue adottano il mandato e includono il nucleare

    7 Dicembre 2023
    riforma mercato elettrico industrie energivole, agevolazioni tariffarie
    Economia

    Bruxelles lancia il piano per le reti elettriche. Anche l’Italia in 8 progetti energetici di interesse comune dell’Ue

    28 Novembre 2023

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione