Bruxelles – Passate le feste, finita la tregua. L’Eurogruppo attende il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per chiarimenti in merito al Meccanismo europeo di stabilità. Si vuole fare il punto sul voto con cui la Camera dei Deputati, a ridosso di Natale, ha bocciato la proposta di riforma del MES. “Ascolteremo da Giorgetti spiegazione e interpretazione della situazione dopo il voto negativo del Parlamento italiano”, fanno sapere fonti UE a pochi giorni dalla prima riunione del nuovo anno dei ministri economci dei Paesi UE con la moneta unica (15 gennaio).
“Non intendiamo fare pressioni su Giorgetti, ma vogliamo capire perché è successo il voto parlamentare e capire che succede adesso”. Perché il completamente dell’unione bancaria continua a non essere possibile. Da accordo siglato a fine gennaio 2021, dall’1 gennaio 2022 il fondo salva-Stati avrebbe dovuto iniziare a fornire denaro al Fondo di risoluzione unico, istituito per ristrutturare o liquidare le banche in difficolta, senza gravare sui cittadini. Ma serviva una ratifica di tutti i parlamenti nazionali che non c’è causa ‘veto’ tricolore.
“Avevamo un piano A, e la questione ora è capire come tener fede a questo piano A”, insistono a Bruxelles. ‘Scaricare’ l’Italia non è un’opzione, anche perché non è possibile, pur volendolo. “Da un punto di vista tecnico sarebbe difficile procedere con un club a numero ridotto. Il backstop è concepito per l’intera unione bancaria”. Ecco il motivo del confronto con Giogetti.