Bruxelles – Accordo sugli obiettivi, ma a definire cifre e modalità saranno i capi di stato e governo. Gli ambasciatori dei 27 Stati membri Ue riuniti questa mattina al Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue) hanno raggiunto un accordo di massima sul mandato negoziale sullo strumento per il sostegno finanziario all’Ucraina da qui al 2027.
Un accordo al momento solo parziale, dal momento che, spiegano fonti europee, i rappresentanti degli Stati membri hanno concordato solo l’architettura generale dello strumento finanziario. Cifre e modalità di finanziamento (ad esempio, la ripartizione tra prestiti e sovvenzioni) dovranno stabilirle i leader Ue al Vertice Ue straordinario sul bilancio che si terrà il primo febbraio.
Nella proposta della Commissione europea, il sostegno a Kiev varrà 50 miliardi di euro, di cui 17 miliardi di euro in sovvenzioni e 33 miliardi di euro in prestiti. Il nodo politico sarà convincere il premier ungherese Viktor Orban che durante l’ultimo vertice di dicembre ha tenuto in ostaggio l’intero pacchetto di risorse, dicendosi contrario al nuovo strumento finanziario per Kiev da 50 miliardi di euro. Una possibile soluzione – emersa già durante i negoziati di dicembre – potrebbe essere quella di garantire i 50 miliardi di sostegno all’Ucraina extra bilancio e lasciare alla revisione del bilancio solo la copertura delle priorità Ue. In questo modo, si potrebbe superare anche l’ostacolo dell’unanimità richiesta per il via libera alle materie finanziarie, spianando la strada a un accordo a 26 sul nuovo strumento per Kiev.
Lo Strumento per l’Ucraina – spiega in una nota il Consiglio – riunirebbe quindi il sostegno di bilancio dell’Ue all’Ucraina in un unico strumento, fornendo all’Ucraina un “sostegno coerente, prevedibile e flessibile per il periodo 2024-2027,” adeguato alle sfide senza precedenti del sostegno a un Paese in guerra. “Il mandato negoziale parziale del Consiglio – si legge nella nota – non include le questioni relative al bilancio, in particolare l’entità complessiva dello strumento e la quota di sovvenzioni e prestiti, che dipenderanno dall’esito finale dei negoziati orizzontali sulla revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027”.
Nell’accordo, gli Stati membri hanno confermato i tre pilastri della proposta della Commissione europea. Il governo ucraino preparerà un “Piano per l’Ucraina”, che definirà le sue intenzioni per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione del Paese e le riforme che intende intraprendere nell’ambito del processo di adesione all’Ue. Il sostegno finanziario sotto forma di sovvenzioni e prestiti allo Stato ucraino sarà fornito in base all’attuazione del Piano per l’Ucraina, che sarà sostenuto da una serie di condizioni e da un calendario per gli esborsi. Attraverso il Quadro per gli investimenti in Ucraina, l’Ue fornirà sostegno sotto forma di garanzie di bilancio e di una combinazione di sovvenzioni e prestiti da parte di istituzioni pubbliche e private. Una garanzia per l’Ucraina coprirebbe i rischi di prestiti, garanzie, strumenti del mercato dei capitali e altre forme di finanziamento a sostegno degli obiettivi dello strumento. Il terzo pilastro prevede l’assistenza tecnica e altre misure di sostegno per aiutare l’Ucraina ad allinearsi alle leggi dell’Ue e a realizzare le riforme strutturali nel suo percorso verso la futura adesione all’Ue.