Bruxelles – Michel Claise, l’oramai ex magistrato belga che avviò le contestate indagini sul caso chiamato Qatargate, si candida alle elezioni politiche del regno, che si terranno il prossimo 9 giugno. La notizia è stata diffusa durante una conferenza stampa del partito DéFI, che lo candiderà in terza posizione, subito dopo i due unici parlamentari eletti nella legislatura corrente. Una posizione non facile, dunque, ma che contando sulla fama del candidato potrebbe portare ad un’elezione.
DéFI è una formazione politica francofona, che si batte in primo luogo per la difesa dei cittadini belgi di lingua francese che vivono nei comuni fiamminghi, in particolare quelli vicino a Bruxelles, dove sono molto numerosi.
Claise, ora in pensione, è stato il magistrato che ha avviato l’inchiesta Qatargate, arrestando l’allora vice presidente del Parlamento europeo Eva Kaili, l’ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri, il segretario di Non c’é pace senza Giustizia Niccolò Figà Talamanca, il compagno di Kaili Francesco Giorgi, poi l’eurodeputato belga Marc Tarabella, chiedendo anche l’arresto dell’italiano Andrea Cozzolino. Ora sono tutti liberi, alcuni con misure restrittive, mentre l’nchiesta, che non ha portato a nessuna incriminazione, è ora a sua volta sotto inchiesta da parte della magistratura belga per alcuni sospetti di irregolarità. Nella sua carriera ha condotto numerose indagini sulla criminalità finanziaria.
IN un’intervista al quotidiano belga Le Soir Claise ha spiegato il suo programma spiegando che “c’è una grande battaglia di rivitalizzazione da combattere. Per ridare un po’ di dignità al cittadino. Sono stufo che si vadano a cercare i soldi nelle tasche della gente, cercando di trovare un equilibrio, quando è ovvio che dobbiamo andare a cercare le tasche delle organizzazioni criminali per evitare che proliferino”.