Bruxelles – Torna a salire l’inflazione nell’eurozona, dopo 13 ribassi consecutivi. Le stime preliminari di Eurostat indicano che a dicembre 2023 l’indice del caro vita ha toccata quota 2,9 per cento, in aumento di mezzo punto percentuale rispetto a novembre (2,4 per cento). A trainare verso l’alto l’inflazione generale i cibi non lavorati (6,7 per cento a dicembre, +0,3 punti percentuali) e l’energia, il cui ribasso si è dimezzato (-6,7 per cento a dicembre rispetto al -11,5 per cento di novembre).
Considerando le altri principali componenti del paniere di riferimento, l’istituto di statistica europeo prevede per dicembre 2023 un 6,1 per cento per generi alimentari, alcol e tabacco (rispetto al 6,9 per cento di novembre), un 4 per cento per i servizi (stabile rispetto a novembre), un 2,5 per cento per i beni industriali non energetici (contro il 2,9 per cento a novembre).
A livello Paese, le due principali economie dell’eurozona registrano un’inversione di tendenza con conseguente aumento dell’inflazione: + 1,5 punti percentuali in Germania (da 2,3 per cento a 3,8 per cento), +0,2 punti percentuali in Francia (da 3,9 per cento a 4,1 per cento). Stabile al 3,3 per cento l’inflazione in Spagna, mentre l’Italia, se i dati dovessero essere confermati tra due settimane, vedrebbe un’ulteriore riduzione di 0,1 punti percentuali (da 0,6 per cento a 0,5 per cento).