Bruxelles – Non è il caso di farsi la guerra tra amici: l’Unione europea annuncia la proroga della sospensione delle tariffe di riequilibrio sull’acciaio e l’alluminio statunitensi fino al 31 marzo 2025, gli Usa estenderanno la sospensione dei propri dazi e concederanno ulteriori deroghe per gli esportatori europei. Una decisione che, solo sulla sponda europea dell’Atlantico, consentirà alle aziende di risparmiare circa 1,5 miliardi di euro all’anno.
Bruxelles aveva implementato le tariffe di riequilibrio nel 2018, quando l’inquilino della Casa Bianca era Donald Trump, in risposta ai dazi statunitensi imposti dal tycoon su 6,4 miliardi di euro di esportazioni europee di acciaio e alluminio. Le tariffe europee avevano portato nelle casse comunitarie 2,8 miliardi di euro. Con l’amministrazione Biden la controversia è rientrata e il 31 ottobre 2021 l’Ue ha sospeso completamente le misure, con l’obiettivo di lavorare insieme a Washington su una soluzione a lungo termine.
Anche gli Stati Uniti hanno archiviato le tariffe, sostituendole con un sistema di quote basate sui volumi commerciali storici, con il risultato tuttavia che l’acciaio e l’alluminio provenienti dall’Ue al di sopra della quota fissata sono ancora soggetti a tariffe. Nel 2022, i Paesi membri hanno esportato 3,8 milioni di tonnellate metriche (MMT) di acciaio negli Stati Uniti, di cui 1,7 MMT hanno beneficiato del trattamento di esenzione dai dazi previsto dal sistema di quote tariffarie statunitensi. Inoltre, secondo i dati della Casa Bianca, gli Stati Uniti hanno escluso dai dazi un ulteriore tonnellata e mezzo di acciaio esportato dall’Ue. Discorso simile per l’alluminio: nel 2022 solo 146 delle 289 mila tonnellate metriche (TMT) di alluminio esportate negli Stati Uniti hanno beneficiato dell’esenzione dai dazi. Con altre 70 TMT di esclusioni concesse agli esportatori dell’Ue.
Con questa estensione, risultato di un “intenso impegno” con gli Stati Uniti, Bruxelles vuole assicurare “stabilità al mercato e la fiducia delle imprese per continuare a commerciare senza intoppi”, ha commentato il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. Ma la proroga fino a marzo 2025 è funzionale soprattutto a “consentire il proseguimento dei negoziati tra le due parti per raggiungere una soluzione più permanente“, ha sottolineato Olof Gill, il portavoce dell’esecutivo Ue responsabile per il commercio e l’agricoltura.
L’obiettivo resta quello di finalizzare un accordo globale sulla produzione sostenibile di acciaio e alluminio, fondamentale per affrontare il problema della sovraccapacità globale dell’acciaio e la decarbonizzazione del settore. “I negoziati stanno procedendo bene e continuano ad andare avanti”, ha assicurato ancora Olof Gill.