Bruxelles – Paracetamolo, antibiotici come l’amoxicillina, insulina, vaccini per malattie comuni e ansiolitici come il diazepam. Sono solo alcuni degli oltre 200 principi attivi usati per i farmaci ad uso umano presenti nel primo elenco di farmaci ‘critici’ dell’Ue, preparato dalla Commissione europea, l’Agenzia europea per i medicinali e responsabili delle agenzie per i medicinali degli Stati membri e pubblicato oggi (12 dicembre).
La lista dei farmaci critici per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento dei medicinali in Europa era atteso ormai da mesi tra i pilastri chiave della nuova Unione europea della Salute nata dopo la crisi sanitaria del Covid-19. Un medicinale, spiega Bruxelles in una nota, è considerato ‘critico’ quando è essenziale per garantire la fornitura e la continuità di un’assistenza sanitaria di qualità e per garantire un elevato livello di protezione della salute pubblica in Europa. L’elenco andrà aggiornato dalla Commissione di anno in anno ed è stato sviluppato insieme all’Agenzia europea dei medicinali e a tutti gli Stati membri dell’Ue sulla base di una metodologia per valutare la criticità.
Revisione delle norme Ue
Ad aprile scorso, Bruxelles ha aggiornato la strategia farmaceutica con la prima revisione di ampio respiro in oltre 20 anni (l’ultima normativa risale al 2004) con un nuovo quadro legislativo che si concentra sull’accesso ai medicinali a prezzi bassi, innovazione e sostenibilità dell’industria farmaceutica, ma anche quadro normativo a prova di crisi e iniziative contro la carenza di farmaci e contro la resistenza agli antimicrobici. Contro il rischio di carenza di medicinali, la Commissione europea ha voluto rafforzare gli obblighi per le aziende di segnalare con anticipo le carenze e ritiri di medicinali e lo sviluppo e il mantenimento di piani di prevenzione della carenza.

E nel quadro di questa nuova legislazione del pharma, la Commissione ha annunciato nei mesi scorsi di voler lavorare per stilare un elenco di farmaci da considerare “critici” a livello europeo nel quadro della task force congiunta sulla disponibilità di medicinali autorizzati per uso umano e veterinario, precisando ancora che lo scopo dell’elenco è contribuire a garantire che i medicinali più critici per i sistemi sanitari nell’Unione siano sempre disponibili.
A fine ottobre ha adottato una comunicazione dedicata alla carenza di farmaci, annunciando una serie di azioni per prevenire e mitigare meglio le potenziali carenze di medicinali nell’Ue, promuovendo l’uso di un meccanismo europeo volontario di solidarietà per i medicinali per fronteggiare eventuali crisi di approvvigionamento.
“Garantire una fornitura ininterrotta di farmaci essenziali è essenziale per un’Unione sanitaria europea forte”, commenta Stella Kyriakides, commissaria per la salute e la sicurezza alimentare. “Con la pubblicazione oggi del primo elenco dell’Unione dei farmaci critici, manteniamo la nostra promessa di accelerare il lavoro in questo settore e di adottare ogni misura possibile per scongiurare il rischio di carenze per i nostri cittadini. Sono molto grato all’Agenzia europea per i medicinali e alle agenzie degli Stati membri per la cooperazione su questo elenco e per il lavoro cruciale che stanno svolgendo per prevenire la carenza di medicinali nella nostra Unione.
L’industria farmaceutica europea conta 800mila posti di lavoro in Europa e durante la fase acuta della pandemia si è riscoperta impreparata ad affrontarla e scarsamente autosufficiente dal punto di vista della produzione di medicinali, che dipende in gran parte da paesi extra-Ue per la produzione di materie prime farmaceutiche. Nella sua strategia varata due anni fa, Bruxelles ammette inoltre di dover potenziare anche il sostegno finanziario alla ricerca e all’innovazione, in particolare attraverso i programmi Horizon 2020 e EU4Health, il programma tutto destinato a rafforzare la sanità in Europa. Secondo le stime dell’Esecutivo, ogni anno in Ue vengono autorizzati all’immissione in commercio 60 nuovi farmaci e bisogna fare di più per renderli accessibili a tutti.