Bruxelles – Numeri in calo e a Bruxelles salta il quinto round di acquisti congiunti di gas. Si è chiuso questa settimana il quarto round con offerte arrivate da 13 fornitori internazionali per un volume totale di 9,13 miliardi di metri cubi. Lo ha annunciato la Commissione europea ricordando che la domanda aggregata raccolta dalle aziende europee tra il 23 e il 29 novembre era pari a 10,06 miliardi di metri cubi di gas.
La piattaforma ha combinato le offerte per 7,35 miliardi di metri cubi di domanda aggregata e ora le trattative commerciali tra aziende europee e fornitori internazionali riguarderanno le consegne tra gennaio 2024 e marzo 2025. Con questo quarto round a Bruxelles si chiude un ciclo che si era aperto all’inizio di aprile con l’avvio della piattaforma di acquisti congiunti di gas, lanciata nel pieno dell’emergenza energetica trainata dalla guerra di Russia in Ucraina e sulla scia degli acquisti congiunti di vaccini durante la crisi sanitaria del Coronavirus.
L’idea iniziale della Commissione europea era quella di attrarre fornitori su base regolare, indicativamente ogni due mesi (giugno, agosto, ottobre e dicembre) fino alla fine del 2023, consentendo a tutte le imprese di volta in volta di contrattare il gas per i successivi 12 mesi. La scelta di ridurre le gare a quattro potrebbe essere riconducibile ai numeri in calo rispetto alle aspettative iniziali.
Il primo ciclo di acquisti congiunti si è chiuso a metà maggio con offerte per oltre 13 miliardi di metri cubi di gas, a fronte di una domanda complessiva di 11,6 miliardi di metri cubi richieste dalle aziende dell’Unione europea. Domanda e offerta sono state abbinate per circa 10,9 miliardi di metri cubi di gas, tra Stati membri Ue e Ucraina, Moldova e Balcani Occidentali che hanno aderito alla piattaforma per gli acquisti congiunti.
La seconda gara di acquisti congiunti si è chiusa lo scorso 10 luglio, con in tutto 25 fornitori internazionali che hanno risposto alla gara con offerte per la fornitura di un volume totale di 15,19 miliardi di metri cubi di gas per rispondere alla domanda europea aggregata di 15,92 miliardi di metri cubi di gas. I destinatari della gran parte degli acquisti congiunti sono stati Paesi Bassi, Francia, Italia, Bulgaria e Germania. La terza gara si è aperta nel mese di settembre e si è chiusa a fronte di una domanda di 16,49 miliardi di metri cubi di gas e offerte di forniture per 18,1 miliardi di metri cubi.
Complice anche la stabilizzazione dei prezzi dell’energia, l’ultima gara si è chiusa martedì scorso con 9,13 miliardi di metri cubi di offerte in risposta alla domanda europea aggregata di 10,06 miliardi di metri cubi (con volumi abbinati pari a 7,35 miliardi di metri cubi).
Nonostante i volumi al ribasso, Bruxelles pensa di rendere il meccanismo di acquisti congiunti uno strumento permanente (nell’ottica di estenderlo anche a idrogeno e materie prime critiche per la doppia transizione) e a prorogare il regolamento sulla solidarietà per il gas che costituisce la base legale per la piattaforma, in scadenza alla fine del mese. La Commissione Ue ha proposto di prorogarlo di un altro anno e la decisione è sul tavolo dei ministri europei dell’energia al Consiglio Ue del 19 dicembre.